Capello: “Inter, un giocatore sarebbe stato utile. Conte, qualcosa di più”
Capello ha analizzato l’1-1 di Inter-Slavia Praga nel corso di “Champions League Show” su Sky Sport. L’ex allenatore ha parlato di come Conte avrebbe dovuto preparare meglio la partita (come ammesso dallo stesso tecnico nelle varie interviste) e criticato il mancato utilizzo di un giocatore.
PRESTAZIONE NEGATIVA – Fabio Capello non è soddisfatto del gioco dell’Inter: «Sporadiche le occasioni, non dopo delle giocate corali. Tutte invenzioni di Stefano Sensi, quindi non si è visto un gioco e non si è vista una pressione da parte della squadra. Si è vista in difficoltà l’Inter quando era pressata, c’era facilità da parte dell’avversario di passarsi la palla e di giocare. Questo è un segnale negativo per l’Inter, Antonio Conte dice che ci vuole del tempo e sono d’accordo, però dall’Inter che già aveva fatto un ottimo campionato l’altro anno ci si aspettava qualcosa di più. Si è tentato di rinnovare la squdra, però azioni sporadiche e occasioni sporadiche, tutto il resto non si è visto. Conte? Ha parlato perfettamente, non doveva dire niente di più. Giustamente si è preso le colpe, dobbiamo aspettare la crescita. Io pensavo che l’Inter potesse dare qualcosa di più, devo dire la verità. Abbiamo visto tre partite di campionato dell’Inter, ci siamo esaltati per la partita col Lecce ma le altre due partite sono state su questo piano, l’abbiamo visto anche in Champions League».
UNA MANCANZA – Capello analizza la rosa e sostiene che un giocatore avrebbe dovuto essere titolare contro lo Slavia Praga: «La squadra è stata costruita secondo degli obiettivi ben precisi, certi giocatori li volevano per poter giocare in una certea maniera. È stata fatta piazza pulita di coloro che non erano adatti a stare nello spogliatoio, questa è stata una scelta importante che io condivido. Oggi i giocatori di un certo livello li devi sostituire con altri giocatori di un certo livello, è questa la bravura della squadra: adesso vedremo a fine stagione se saranno stati all’altezza. Credo che ci voglia un po’ di tempo per vedere il gioco che vuole Conte, ma ho visto meno quella rabbia e quel pressing che caratterizza le squadre di Conte, il furore. La cosa più bella è che è un pareggio che sembrava difficile da raggiungere. In campionato non si è visto un dominio, essendo primi forse qualcuno ha pensato di aver raggiunto già certi obiettivi e poter giocare con tranquillità. Secondo me c’è stata una sottovalutazione dell’avversario, ci sta perché non aveva mai giocato in questa maniera lo Slavia Praga. Evidentemente credo che magari un giocatore con l’esperienza e la personalità di Diego Godin sarebbe stato utile in questo momento».