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Boto: «L’Inter può battere chiunque, ma attenzione al Benfica»

Josè Boto che in passato ha fatto parte del Benfica, ha parlato ai microfoni di Sportitalia. L’attuale direttore sportivo del Paok Salonicco si è espresso sulla Champions League e in particolare sul match tra l’Inter e il club portoghese. 

LA FAVORITAJosè Boto, direttore sportivo del Paok Salonicco , ha detto la sua sulla possibile vincitrice della Champions League: «La favorita per la vittoria per me è sempre il Real Madrid, specialmente con Ancelotti in panchina. Ma il calcio è bello perché regala sorprese: di sicuro una fra Benfica, Inter, Napoli e Milan arriverà in finale. Secondo la mia opinione, visto che amo la sua maniera di giocare, vorrei che a vincere fosse il Napoli. Perché con Spalletti pratica il calcio più bello e pericoloso d’Europa»

ATTENZIONE AL BENFICA − Boto in passato è stato anche tra gli scout del Benfica e per questo ha parlato anche del match tra i portoghesi e l’Inter. Le sue parole: «Penso che in queste gare a fare la differenza siano soprattutto i dettagli. L’Inter di Conte la ricordo molto preparata sotto questo punto di vista. Il Benfica oggi come oggi gioca meglio, è più una squadra improntata al dominio del gioco rispetto ai nerazzurri, che non hanno la stessa qualità, anche se difensivamente si muovono molto bene. Questo per dire che rispetto alla sfida contro il Porto, la squadra di Inzaghi incontrerà più difficoltà a mio avviso. Non riesco ad immaginare come qualcuno oggi possa sottovalutare un club portoghese. l’Inter ha passato il turno con il Porto meritando, ma avendo anche un po’ di fortuna, perché ha sofferto molto. Ovviamente il calcio portoghese non è considerato come il migliore, è sicuramente un gradino sotto altri. Chi capisce di calcio però non vedo come possa sottovalutare oggi uno dei nostri club».

Boto su Lukaku e le differenze tra l’Inter di Conte e quella di Inzaghi

DIFFERENZE − Boto già in passato aveva avuto modo di incontrare l’Inter. In particolare aveva incrociato i nerazzurri quando faceva parte dei ranghi dello Shakhtar Donetsk. Per questo motivo ha parlato della differenza tra l’Inter di Conte e quella di Simone Inzaghi: «Sì l’abbiamo affrontata diverse volte, eliminandola quando c’era Conte, ai gironi di Champions. Quella squadra era organizzata perfettamente dal suo allenatore e aveva grandi giocatori. Fra le due squadre, vedo due tipi diversi di approccio alla partita. Anche con Inzaghi i nerazzurri rimangono una squadra in grado di battere chiunque nel mondo. Ci sono giocatori in grado di fare la differenza nelle sfide europee».

UN PERICOLO − Il dirigente calcistico si è espresso anche sul valore e la differenze che Romelu Lukaku può fere in questo tipo di partite: «Lukaku è un giocatore veramente difficile da marcare quando è in forma. La sua forza è impressionante. È molto grosso e mi ricordo quando un tiro di Barella contro di noi nel girone di Champions venne “salvato” dalla sua presenza sulla traiettoria. Scherzi a parte è un mostro quando sta bene: se lui sta bene l’Inter è una squadra molto più pericolosa».

Fonte: SportitaliaDaniele Najjar

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