Borghi: “Eriksen al centro nel futuro. Inter, due cose da dimostrare”
Di Inter-Torino continua a far discutere il prepartita, rispetto al risultato finale. Lo fa anche Stefano Borghi, che tramite il suo canale YouTube commenta l’esclusione di Eriksen a opera di Conte. E poi torna sui discorsi emersi dopo il pareggio di Verona, giudicati sconsiderati per valutare la prima stagione del nuovo tecnico.
ESCLUSIONE – La scelta di Antonio Conte di lasciare Christian Eriksen fuori dall’undici iniziale di Inter-Torino continua a far discutere. Ecco il commento di Stefano Borghi: «Conte ha detto dopo la partita che lui non guarda i nomi, non guarda in faccia a nessuno, che Eriksen non è più in Inghilterra e in Italia ci sono delle richieste molto più pressanti. È un discorso che evidentemente esce per stimolare, per cercare di toccare delle corde intime di questo giocatore. Che serve, serve in modo totale per far fare un passo avanti all’Inter sul piano del gioco. Mettere Eriksen al centro del progetto tecnico, farne il leader calcistico di questa squadra, deve essere la missione. Credo che Eriksen abbia assolutamente tutte le carte in regola per essere un trascinatore di una squadra che vuole vincere il campionato e arrivare ad essere protagonista in Europa».
GIUDIZI AFFRETTATI – Il giudizio sul primo anno di Conte all’Inter è ancora sospeso, secondo Borghi. L’Europa League potrà giocare un ruolo non indifferente. Ecco le sue parole: «Questo finale di campionato può essere un’efficace preparazione poi alla giostra infernale dell’Europa League ad agosto. Sarà qualcosa di difficile soprattutto da sostenere, però rimane un’occasione gigantesca. Perché, dopo tutti i discorsi – anche qualcuno un po’ a sproposito – fatti specialmente negli ultimi giorni, se poi alla fine della stagione l’Inter dovesse arrivare bene fra le prime quattro e dovesse arrivare in finale addirittura a vincere un trofeo come l’Europa League allora vedrete che certi commenti cambierebbero».
CRESCITA – Borghi continua, parlando di cosa serve ai nerazzurri per fare un passo avanti. Il suo parere: «L’Inter deve dimostrare crescita costante, e secondo me deve imparare a gestire in maniera un pochino più misurata, più fredda, quelli che sono i fisiologici momenti di adattamento all’inizio di un progetto. Mentre i toni a volte si sono un pochino alzati; lo stesso Conte, con certe uscite, certi dubbi messi sul futuro, è tutto se stesso ma è una cosa che non contribuisce alla serenità. Mentre il risultato di ieri sera, soprattutto per come si è sviluppato, credo che possa dare un po’ di freschezza a questa squadra».
SERENI – I nerazzurri tornano a vivere un momento di serenità grazie ai tre punti ottenuti contro il Torino. E torna ad esserlo anche Lautaro Martinez, di nuovo in gol dopo 5 turni di astinenza. Il commento di Borghi: «Credo che per Lautaro Martinez adesso si apra un momento un pochino più più tranquillo. Come si apre per tutta l’Inter, che ora vede il secondo posto invece nel quarto in classifica. E che adesso, all’orizzonte, ha la partita di giovedì contro la SPAL, che è una squadra in difficoltà e quindi una partita che può dare continuità all’Inter».