Vidal: «Juventus? L’andata la partita più importante per l’Inter. Io adattato»
Vidal ha rilasciato un’intervista a TNT Data Sports in Cile. Il centrocampista, che all’andata ha aperto Inter-Juventus, parla della sua stagione, di Sanchez e dei momenti chiave per lo scudetto.
MODIFICA – Arturo Vidal dà un giudizio della sua stagione all’Inter, non certo facile: «Ho dovuto cambiare forma di gioco, adattarmi e stare più indietro, difendere e aiutare in fase difensiva. Quando ho cambiato squadra la mia posizione in campo era sempre più avanzata, però sono arrivato in un momento in cui l’allenatore voleva fare altro. Ho provato a farlo, anche se il pubblico non se n’è reso conto perché non ho segnato tanti gol. Si ricordano il giocatore protagonista nella Juventus, che arrivava a segnare e si vedeva in ogni parte del campo. Però sono venuto qui con altre funzioni».
L’ANDATA – Vidal ha aperto il 2-0 di Inter-Juventus il 17 gennaio, di testa. Una partita chiave per lo scudetto: «I tifosi sono ovviamente felici per il risultato raggiunto, ma ci sono delle partite chiave che si ricordano sempre. Quella contro la Juventus credo sia stata la più importante del campionato, per quello che significava visto che la Juventus arrivava da tanti anni in cui aveva vinto. Quel passaggio ci ha aiutati a crescere e a credere che potevamo conquistare l’obiettivo. Da quel momento ho sentito anche più affetto del pubblico, anche se non ho potuto giocare la parte finale per infortunio».
COMPAGNO – Alexis Sanchez oggi non giocherà Juventus-Inter per infortunio (vedi articolo). Vidal parla del fatto di aver condiviso lo spogliatoio col connazionale e della sua importanza: «Stare assieme è differente, prima in nazionale erano solo dieci giorni e poi si tornava al proprio club. Qui all’Inter no: abbiamo vissuto tante cose, ci siamo uniti ancora di più. Parliamo molto e sappiamo quanto contiamo nella squadra. Non è facile quello che ha raggiunto Sanchez durante la sua carriera, o quello che ho fatto io. Non siamo più bambini, ma giocatori adulti in una squadra nota, per questo ci sono più responsabilità. Se lui sta bene fisicamente può fare la differenza, nel club e in nazionale. Non ho capito cosa gli è successo al Manchester United, ma il cambio di squadra gli ha fatto bene. È un giocatore molto importante e lo è stato dovunque è andato».
Fonte: TNT Sports