Sottil avverte l’Inter: «La forza è in noi, un fattore fa la differenza! 3 pilastri»
Sottil e la sua Udinese sono la grande sorpresa di questo campionato e si apprestano a sfidare l’Inter nel match in programma domenica alla Dacia Arena alle ore 12.30 (QUI le ultime sui nerazzurri). Il tecnico bianconero, ai microfoni di Sky Sport, spiega i segreti del suo metodo
FATICA – Andrea Sottil e l’Udinese continuano a sorprendere in Serie A. In vista della sfida con l’Inter, il tecnico bianconero spiega i pilastri del suo metodo: «Sicuramente uno dei pilastri è l’intensità, io sono convinto che come ci alleniamo giochiamo. Allenarsi quotidianamente tutti i giorni ad altissima intensità, sia a livello fisico e soprattutto a livello mentale, e poi riproporre lo stesso atteggiamento in partita nelle varie fasi della gara. Questa è una squadra predisposta alla fatica, ha caratteristiche che mi piacciono molto, oltre ad avere secondo me dell’ottima qualità».
VERTICALITÀ – Sottil prosegue sottolineando quanto sia importante per lui attaccare con più uomini: «Il secondo pilastro è la verticalità, intesa come arrivare velocemente al gol. Quello che cerco come concetto è quello di attaccare gli spazi con tanti uomini, quindi la predisposizione a giocare in avanti e andare oltre la linea. E poi le transizioni positive e negative, cioè non ho la palla e la conquisto, perdo la palla e la riconquisto. Lì dobbiamo essere bravi ad attaccare cercando il più possibile di transare in avanti».
DIFFERENZA – Sottil per finire loda le caratteristiche del suo gruppo: «Come sono entrato nella testa dei giocatori? Io faccio semplicemente quello che so, sono una persona diretta e schietta, ho un rapporto molto semplice con i giocatori. Ho la fortuna di allenare un gruppo straordinario con questo senso di appartenenza e di essere tutti coinvolti. La forza è in noi e questa squadra deve dimostrare che sia chi scende in campo dal 1′ sia chi subentra ha lo stesso atteggiamento, questo secondo me fa la differenza. Pensare a noi, a quello che vogliamo ottenere, alle migliorie da fare. Questo poi te lo porti in campo e a prescindere dall’avversario te la giochi. Questo è il nucleo del progetto che vogliamo portare avanti».