Interviste

Pioli: «Rispetto Inter, ma non punto al pari! Frasi post Riyad? Una regola»

Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’atteso derby di Milano tra Inter e Milan. Il tecnico rossonero chiama ad una reazione dopo il momento no

Un’intera settimana di lavoro a Milano, era da tanto che non accadeva. Immagino sia stata settimana di grande sostanza?

Abbiamo preparato un piano partita, anche e soprattutto viste le nostre ultime partite e quelle di Supercoppa. Ci siamo buttati sul lavoro con grande determinazione, da sfruttare domani in gara.

Una partita da prendere come esempio?

Abbiamo una grande opportunità e dobbiamo fare di tutto per coglierla. Come sta la squadra? Ho sempre pensato e credo tuttora che si gioca la domenica per come ci si allena. Non ci è riuscito ultimamente. Ma dal punto di vista dell’attenzione e del lavoro, posso dire che è stata un’ottima settimana.

Cosa non si ripeta della Supercoppa?

Abbastanza facile analizzare quella partita. In partite così importanti e sentite, gli episodi possono decidere la gara. Abbiamo subito gol su palla inattiva. Dobbiamo migliorare.

Risultato scritto?

L’Inter arriva meglio sì per le ultime prestazioni, che l’Inter abbia fatto meglio lo scorso anno nelle coppe sì, quest’anno siamo in pari. Lo scorso anno noi meglio in campionato e vogliamo confermarci.

Critiche e spirito perso?

Le critiche ci stanno tutto, quando le cose non vanno sono il primo a mettersi in discussione. Le persone mediocri non si prendono le responsabilità. Io alleno un gruppo speciale e non uno normale. Sono molto positivo nei confronti della mia squadra. Non si è perso lo spirito, ma dobbiamo dimostrarlo.

La frase più bella sentita dal mio giocatore e ricomparsa di unione?

L’unione di intenti qua non è mai mancata. Quello che è successo in questi tre anni non è stato il frutto della causalità. In questa settimana abbiamo lavorato per non ripetere gli stessi errori.

Ibrahimovic?

L’importanza di Zlatan sempre forte e tangibile. Ieri ha fatto 10’ con noi, una piccola parte. Oggi no. Le due partite col Tottenham arrivano presto e in questo momento non abbiamo garanzia del suo rientro. Mi auguro che possa ritornare a giocare ai suoi livelli soprattutto per quello che lui sta facendo. Non molla, va sopra il dolore e sta provando a rientrare.

Gol presi simili?

Un insieme di errori commessi che sono stati analizzati. Sappiamo dove andare a lavorare e migliorare il nostro risultato finale della partita.

In questa settimana o anche domani, farai risentire i commenti seguiti al Derby di Riyad, tipo ce li siamo mangiati?

C’è una regola nello sport: chi vince festeggia, chi perde sta zitto e subisce. Dobbiamo cambiare l’ordine delle cose.

Pareggio domani positivo?

Per mentalità non puoi iniziare una partita per pareggiarla, ti avvicineresti ad un risultato negativo. Noi puntiamo a vincere e ad un risultato positivo.

Cosa cambia nella gestione di una squadra quando si parte per la vetta e poi si deve tornare indietro?

La zona Champions League in Italia è molto importante, non è scontato arrivarci. Il Napoli sta facendo qualcosa di impressionante, è difficile non solo per noi ma per tutti. Abbiamo anche altri obiettivi come la Champions League.

Gli infortuni potrebbero aver condizionato la squadra?

A Dubai abbiamo avuto degli infortuni di troppo, ora la squadra sta bene. I piccoli infortuni di Tomori e Bennacer possono succedere. Si fa troppo la correlazione tra condizione fisica e risultati spiacevoli. Dobbiamo puntare sulla qualità del gioco.

Si è rotto qualcosa?

Il termine giusto è inceppato. Bisogna ripartire cambiando sicuramente qualcosa ma non mutando la nostra identità e la nostra qualità.

La squadra appena subisce dei gol non reagisce. Come ha cercato di risolvere questo deficit?

Ho lavorato stimolando i ragazzi, ci siamo allenati tutti i giorni con un gioco effettivo di 55-60′. Li ho tenuti attenti, determinati. Non possiamo pensare di non fare tirare in porta l’Inter perché è forte, ma bisogna sempre reagire, stare in partita e portare a casa più episodi favorevoli. Ci vuole cuore e sacrificio che i mie giocatori hanno.

Che pensa dell’Inter?

Abbiamo grande rispetto dell’Inter, ma abbiamo dimostrato in passato di poter dire la nostra. Serve applicazione e determinazione.

Skriniar ha infastidito lo spogliatoio?

Non lo so e non mi interessa.

Quale dovrebbe essere la mossa coraggiosa per superare Scilla e Cariddi?

Un mio professore a scuola mi diceva sempre che non esistono scorciatoie per la fatica. Non so dell’Inter chi siano Scilla e Cariddi.

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