Mihajlovic: “Difesa a 3? Il messaggio non è passato giusto! Spiego i cambi”
Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa nel post partita di Inter-Bologna 3-1. L’allenatore serbo si è lamentato per le tante assenze, che lo hanno costretto a fare cambi con i giovani.
CONFERENZA MIHAJLOVIC – Questa la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic nel post partita di Inter-Bologna.
Un commento su come sono andati i sessanta minuti con la difesa a tre.
Come ho detto prima (vedi articolo) non è tanto difesa a tre. Parliamo tanto dei moduli, ma non è il modulo che ti fa vincere o perdere la partita. L’importante è l’atteggiamento: forse il mio messaggio non è passato nel modo giusto. Ho cambiato modulo perché non ho giocatori offensivi, solo Vignato per giocare col modulo con cui siamo abituati. Siccome i giocatori che potrebbero giocare a destra perderebbero il 30%, e Vignato giocando dall’inizio mi avrebbe tolto un cambio offensivo, ho cambiato modulo. Non era per giocare per non perdere, invece noi nel primo tempo siamo stati poco aggressivi rispetto a quello che siamo. Forse i giocatori pensavano che era giusto stare più bassi e difendere, ma non sappiamo giocare così. Nel secondo tempo siamo ripartiti più aggressivi, abbiamo fatto gol ma abbiamo perso meritatamente. L’Inter non ha fatto niente di che, andare sul 2-0 all’intervallo ci ha tagliato un po’ le gambe: ho visto i ragazzi in spogliatoio abbattuti.
La squadra non sembrava così coraggiosa.
Non siamo stati aggressivi. Devo parlare con loro, ma i moduli non contano nulla: dobbiamo cercare sempre, al di là del modulo, di essere aggressivi e fare pressing offensivo. Invece nel primo tempo non siamo stati aggressivi: questo forza, perché mettendo un difensore in più si pensava che dovessimo difendere e non fare la nostra solita partita. Noi la partita l’abbiamo preparata per essere aggressivi.
Mihajlovic può parlare di Medel e Hickey? Come stanno?
Sono stati infortunati nelle ultime settimane. Hickey era ammonito, in difficoltà con Hakimi e ho deciso di cambiarlo. Medel veniva da un lungo infortunio e ho cambiato pure lui. Su cinque cambi abbiamo messo tre ragazzi della Primavera, sono contento di come sono entrati e tutto ma non è lo stesso quando entra un Primavera.
Ha messo Vergani e Khailoti: era figlio delle condizioni non ottimali di Mbaye e Sansone?
Sì. Mbaye poteva anche entrare quindici-venti minuti, ma ho voluto far entrare il ragazzino perché l’ho visto bene. In allenamento fa bene, non ho visto nessuno che lo dribbla durante gli allenamenti: è uno molto attento, volevo testarlo in un palcoscenico così importante. Sansone non era disponibile, ha un problema al polpaccio: era in panchina ma non disponibile.