Marotta: «La realtà è la ricerca dello Scudetto. L’Europa un sogno»
Giuseppe Marotta è stato ospite di Radio anch’io sport questa mattina. Il dirigente dell’Inter ha toccato diversi temi, tra cui la Serie A e la Champions League.
OBIETTIVI – Marotta tocca diversi temi: «Sicuramente dispiace per l’infortunio di Arnautovic. Si era inserito bene, credo nella duttilità dei giocatori e Inzaghi troverà il giusto rimedio. Andremo avanti con questo organico. La vita è fatta di sogni e realtà. La realtà è che noi siamo alla ricerca della vittoria dello Scudetto per la seconda stella. Allo stesso tempo le competizioni europee sono da guardare con grande ottimismo, anche se forse rappresentano un sogno. L’anno scorso si è quasi avverato. L’obbligo è di partecipare bene a tutte le competizioni e dare il meglio di sé. Il calcio italiano è sempre stato etichettato come “catenaccio”. In realtà siamo cambiati, i nostri allenatori sono i più bravi in circolazione. L’esempio è Ancelotti che ha vinto in tutte le leghe europee. Il calcio attuale è fatto di capovolgimenti da una parte all’altra, si segnano più gol e lo spettacolo è più accattivante e legato ai gol. L’impatto a San Sebastian? La Real Sociedad è molto forte in casa, aggressiva e tecnica. Avversario che ci ha dato fastidio, poi mister Inzaghi ha attuato un po’ di turnover e abbiamo pagato lo scotto. Quello che va letto in positivo è la reazione nel secondo tempo, il pareggio agguantato e questo lo devo esaltare».
Marotta e le rivali per lo Scudetto
SECONDA PARTE – Continua il dirigente: «La classe arbitrale è di tutto rispetto nel contesto europeo, si è ringiovanita. Negli anni passati le carriere degli arbitri erano più lunghe, oggi per regolamento no. Vedo buoni arbitri, l’ultimo a livello internazionale è stato Orsato. Il calcio sta diventando più scientifico e tecnico nelle forme, infatti la Goal Line Technology e il Var riducono la partecipazione soggettiva dell’arbitro. Le critiche sono più aspre per le decisioni prese con razionalità e lentezza per evitare che si facciano errori. L’Arabia Saudita? Uno scenario nuovo, dobbiamo valutarlo bene. Momentaneamente abbiamo perso competitività e qualità del prodotto, hanno preso giocatori importanti. Il potere economico e sostenibile diminuisce anche nella vendita dei diritti televisivi. Abbiamo tratto beneficio finanziario vendendo, ma dobbiamo tutelare il patrimonio tecnico. La rivale per lo Scudetto? Sono le stesse squadre a lottare: Milan, Juventus, Lazio, Napoli, Roma. Attorno a queste c’è la vincitrice dello Scudetto. Miglioramenti grandi anche dalla Fiorentina»