Conte: «Inter, guadagnata credibilità! Ma tappiamoci le orecchie»
Conte si è espresso in conferenza al termine di Bologna-Inter 0-1. Di seguito le risposte del tecnico ai giornalisti presenti al Dall’Ara dopo il posticipo di Serie A.
CONFERENZA CONTE – Questa la conferenza stampa di Antonio Conte nel post partita di Bologna-Inter.
Che valore dà Conte a questa vittoria?
Sicuramente è importante, contro una buona squadra guidata da un buonissimo allenatore. Il fatto di aver ripreso da dove avevamo lasciato è importante: non giocavamo da venti giorni, avevamo problemi col COVID-19 e sapete che riallacciare dopo le nazionali non è facile. Invece i ragazzi hanno dimostrato grande attenzione e grande spirito, a questo gli va dato merito. Poi, sul discorso dell’allungo, sarà importante la partita di mercoledì: recuperiamo quella non giocata col Sassuolo. È inevitabile che, per dare valore ancor di più a questo successo, riuscire a vincere col Sassuolo lo darebbe.
Questa è una vittoria da grande squadra: è quello che serve per vincere il campionato?
Io penso che per vincere devi avere continuità e stabilità di risultati. Devi avere le conoscenze che ti portino i risultati. Questa squadra, dopo quasi due anni che stiamo lavorando, è cresciuta sotto quasi tutti i punti di vista. Abbiamo lavorato su tante situazioni, sta portando il giusto equilibrio che ci sta portando a fare risultati importanti in campionato. Va dato merito a tutti i ragazzi: vedere, per esempio, la prestazione di Ranocchia e di Young rientrati dal 1′, dopo un periodo dove non avevano giocato, dimostra la grande serietà di questi ragazzi. La bravura è anche dello staff, che lavora con chi gioca e non gioca. Non abbiamo fatto ancora niente, stiamo facendo bene ma ci sono ancora trenta punti. Che sono tanti.
Per Conte da qui in avanti l’avversario dell’Inter è l’Inter stessa?
Non penso. Altrimenti vinceremmo tutte le partite (ride, ndr): dovessimo giocare contro noi stessi ci metteremmo d’accordo. Diciamo che, sicuramente, stiamo facendo delle cose importanti che portano a dire determinate cose. Però, come ho detto, ci dobbiamo tappare le orecchie. Non dobbiamo ascoltare sirene particolari, dobbiamo essere concentrati sul nostro obiettivo che sarebbe grandioso per noi, visto che in Italia da tantissimi anni l’Inter non vince. Però, ripeto, stiamo facendo dei passi in avanti. La strada è ancora lunga, come detto ieri stiamo zitti e pedaliamo. Pochi proclami, non servono a niente: servono il lavoro e i fatti.
Conte può dire che finalmente la mentalità è cambiata?
Sicuramente abbiamo lavorato su tantissimi aspetti, e questo gruppo è cresciuto in maniera esponenziale. In due anni abbiamo acquistato una credibilità seria e importante nei confronti delle altre squadre, sanno che comunque tutte dovranno tenere conto dell’Inter, per qualsiasi discorso. Io penso che sia la cosa più importante, che venga suggellata da un successo prestigioso. L’anno scorso c’eravamo molto vicini, con la finale di Europa League e il secondo posto. Quest’anno stiamo facendo qualcosa di bello e importante in campionato, speriamo di continuare.
Le condizioni di Perisic e Kolarov?
Perisic ha avuto un affaticamento muscolare, niente di preoccupante. È inevitabile che, in questo momento, non ci prendiamo dei rischi particolari. Anche perché ho grandissima fiducia in tutta la rosa, Young dà garanzie e lo stesso Darmian. Poi c’è Hakimi, adesso abbiamo recuperato anche D’Ambrosio. Detto questo mi auguro di averlo a disposizione. Per Kolarov ha avuto un problema alla schiena, una lombosciatalgia: anche per lui ci auguriamo di riaverlo quanto prima.
