Marinelli: “Coronavirus? Un incubo, ho lasciato Milano. Inter-Milan che gol!”
Marinelli ha parlato dell’emergenza Coronavirus e della decisione di lasciare Milano. L’attaccante di Inter Women rivela i dettagli di questi giorni difficili di quarantena. Di seguito le sue dichiarazioni ai microfoni di “Inter Tv”
AI TEMPI DEL COVID-19
Gloria Marinelli racconta gli ultimi giorni: «Emergenza Coronavirus? E’ stato un incubo e ho deciso da Milano di tornare a casa ad Agnone. Mi sono messa in autoquarantena, ora sono al 13esimo giorno. Ho passato questo periodo in un piccolo locale qui a casa mia appartata da tutti. Ora ho scoperto quanto sono importanti alcune cose a cui prima non facevo neanche caso. Autodisciplina per allenarsi a casa? E’ molto più difficile, ci vuole molta più forza di volontà. Ma si trova, siamo atlete. Mi pesa di più fare la parte aerobica da sola. Al campo ci sproniamo a vicenda, qui invece guardiamo il vuoto. Però si fa, perché non dobbiamo tornare in condizioni fisiche arretrate».
CAMPO E AMICIZIA
Gloria Marinelli racconta l’amicizia con Marta Pandini: «Rapporto con Marta? Ci siamo conosciute a un raduno in Nazionale Under-17, almeno 6 anni fa. Da lì è nata un’amicizia bellissima con alti e bassi, perché abbiamo caratteri forti. Siamo sempre sincere tra di noi e per questo possiamo darci consigli, perché siamo in confidenza. Per questo organizziamo sempre il compleanno con la stessa festa, quest’anno è stata dura. Difficile. Il prossimo anno facciamo una festa che vale per 5 anni. Il nome “Pandinelli”? Abbiamo fatto le Universiadi e avuto solo 5-6 giorni di vacanza. Siamo partite e ci stavamo divertendo troppo. Abbiamo pensato di fare un profilo Instagram che ci rappresentasse. E secondo me questo nome dice tutto. Anche l’Università ci accomuna: seguiamo Scienze Motorie e studiamo insieme prima degli esami. Ci aiutiamo e provo a studiare anche in questi giorni, anche se mi viene difficile. Ci sono dei corsi online e li seguo».
CORONAVIRUS, GIORNI DI AUTOQUARANTENA PER MARINELLI
Ecco le sue parole: «Chi cucina? Sono mamma e papà, devo ancora decidere chi è più bravo. Essendo in quarantena, mi lasciano il vassoio davanti la porta. Sono servita e riverita. Mi sono presa una pausa anche dalla cucina, poi tornerò alla grande. Mi occupo del giardino qui fuori. Adesso nevica da due giorni: gioco un po’ alla play e guardo la tv. Il campo mi manca 99 su 100. Promozione? E’ stato un anno che ci ha fatto crescere tantissimo, ricco di gioie e soddisfazioni. Quando capisci di aver vinto un campionato, ti rendi conto di tutta la fatica fatta. Grifo Perugia? E’ stata la mia prima squadra femminile, ci ho passato 4 anni. Mi ricorda tante cose: il primo anno avevo 15 anni, è stata dura. Mia sorella mi sosteneva; i primi due anni lì mi hanno cambiata e resa chi sono ora. Mi sono dovuta aprire a tutti, alle persone, agli allenamenti, a nuovi modi di pensare, venivo da un paese molto piccolo. Mi mancano tanto alcune compagne con cui avevo legato. Le sto risentendo anche in questo periodo. Ti togli la divisa dell’Inter almeno per dormire? Ora vado a fare una partita qui da sola, ma ora la tolgo (ride, ndr.). Gol più bello? Uno ai Mondiali in Costa Rica e uno contro il Milan quest’anno all’andata. Contro i rossoneri è stato quello che mi emoziona di più a vederlo».