Nainggolan fuori dall’Inter di Marotta: mondo ribaltato in una sola stagione
Il rapporto tra l’Inter e Radja Nainggolan sembra destinato a non avere mai pace. E forse pure a finire presto. Non sembra esserci spazio per il belga nel progetto di Beppe Marotta.
C’ERA UNA VOLTA – Radja Nainggolan un anno fa è arrivato all’Inter con uno status di alto livello. Giocatore decisivo, centrale nel progetto tecnico. Per Luciano Spalletti era un acquisto indispensabile, tanto da legare al suo arrivo il rinnovo del suo contratto e quindi la prosecuzione del rapporto con l’Inter. Il centro della squadra, l’uomo di fiducia assoluta che doveva far fare il salto di qualità all’intera rosa per personalità e caratura tecnica. Una responsabilità persino eccessiva. Il tecnico toscano ha un rapporto unico con il belga, si sa, ma mica solo lui aveva questa considerazione. Basta pensare che Nainggolan è stato pagato dall’Inter quasi 40 milioni di euro, incluso il sacrificio di uno dei migliori giovani del vivaio (quel Nicolò Zaniolo di cui potreste aver sentito parlare). Una valutazione alta per un giocatore classe 1988, quindi prossimo a scollinare la soglia dei trent’anni, e soprattutto uno dei pochi acquisti in cui la società ha investito una parte rilevante di contanti. Ma tornando indietro, nel 2016-2017 il suo status era anche maggiore: con Spalletti alla Roma aveva vissuto la sua miglior stagione di sempre. Ben 14 reti stagionali che avevano portato al record di punti in campionato e al secondo posto dietro l’irraggiungibile Juventus. L’Inter aveva già provato a portarlo a Milano, ma la richiesta era di oltre 70 milioni. Tant’è che la Roma gli rinnovò pure il contratto per certificare la sua importanza.
SOTTOSOPRA – Sembra si parli di tempi ormai lontanissimi. In un solo anno fuori da Roma lo status di Nainggolan è totalmente cambiato, quasi ribaltato. In nerazzurro il belga ha vissuto la peggior stagione della sua carriera. Non tanto a livello di numeri, che anzi sono stati buoni, ma per effettivo impatto. Problemi fisici vari fin dal ritiro, nessuna continuità di rendimento, eccessi fuori dal campo costanti, una sensazione generale di insofferenza all’ambiente molto poco comprensibile. Forse non è un caso che non abbia quasi esultato per il suo gol decisivo nell’ultima partita contro l’Empoli. Nulla è andato per il verso giusto, tranne la “fortuna” di riuscire ad essere quasi sempre decisivo per la squadra coi suoi pochi lampi. Una stagione a cui senza il suo principale sponsor quasi nessuno potrebbe sopravvivere.
FINE DEL RAPPORTO – Infatti l’arrivo di Antonio Conte chiude di fatto l’esperienza Nainggolan. Senza quasi che sia cominciata. Si pensava che il tecnico avrebbe provato a recuperarlo, invece meglio tagliare subito i rami secchi. In una sola stagione da centro di tutto a indesiderato. Il mondo sottosopra, appunto. Un tassello importante per capire il motivo di un simile cambiamento sta in un fatto della scorsa stagione. Beppe Marotta arriva all’Inter il 13 dicembre 2018 come nuovo amministratore delegato. Il 23 dello stesso mese il belga viene sospeso e messo fuori rosa per motivi disciplinari. Mai emersi fino a quel momento. Un segno netto di cambiamento, ma anche un segnale dell’incompatibilità tra il centrocampista e il nuovo direttore. O meglio, tra il Ninja e il nuovo corso che vuole intraprendere l’Inter. Solo un incastro di eventi particolari potrebbe costringere Nainggolan e l’Inter ad andare controvoglia avanti nel rapporto, per un’altra stagione.
