La nuova Inter di Conte riparte come Mourinho, a porte chiuse
L’Inter oggi ha ufficializzato la scelta di svolgere il prossimo ritiro estivo di Lugano, il primo ritiro del nuovo corso affidato ad Antonio Conte, a porte chiuse. Una scelta che ha un illustre predecessore come José Mourinho
Oggi l’Inter ha ufficializzato la decisione di svolgere il prossimo ritiro estivo a Lugano e sarà un ritiro a porte chiuse. La scelta farà storcere il naso a quei tifosi che avrebbero voluto seguire la loro squadra anche negli allenamenti precampionato, ma ha un senso nell’ottica di voler far partire il nuovo corso affidato ad Antonio Conte con la massima concentrazione possibile e soprattutto ha un illustre predecessore, ovvero José Mourinho, che scelse di utilizzare le porte chiuse anche nel suo primo ritiro estivo, quello del 2008 a Riscone di Brunico.
NECESSITA’ DI SEGRETEZZA- La scelta di Mourinho, arrivato per sostituire Roberto Mancini esonerato nonostante il terzo scudetto consecutivo portato a casa alla fine della stagione precedente, non mancò di sollevare polemiche da parte dei tifosi che contestarono (non troppo aspramente, ad onor del vero) il neo tecnico portoghese che sarebbe diventato il Messia del popolo nerazzurro con i due scudetti consecutivi (e soprattutto la Champions) conquistati nei due anni a Milano, il tecnico si giustificò adducendo necessità di provare alcune soluzioni tattiche in segreto e con la massima concentrazione possibile, una giustificazione che potrebbe essere anche nei pensieri di Antonio Conte che appare determinato più che mai a scrivere il suo nome nella storia dell’Inter, stoppando il lungo ciclo della Juventus avviato proprio da lui la bellezza di otto anni fa.