Joao Mario dice addio all’Inter: l’ultimo superstite del primo mercato firmato Suning
Joao Mario e l’Inter si separano dopo cinque anni (qui la sua storia) e oggi il portoghese è ufficialmente un nuovo calciatore del Benfica, dopo la risoluzione del contratto che lo legava ai nerazzurri (vedi articolo). Arrivato nel 2016, Joao Mario era l’ultimo superstite della prima campagna acquisti targata Suning.
RIVOLUZIONE TOTALE – L’estate del 2016, quella dell’arrivo in nerazzurro di Joao Mario, è una delle più turbolente dell’ultimo decennio in casa Inter. Cambiamenti a livello di società, panchina e campo portano a una rivoluzione che trasforma completamente il volto del club milanese. A giugno si chiude l’era Massimo Moratti e inizia ufficialmente quella di Suning alla guida dell’Inter. Zhang Jindong rileva il 68% delle quote del club e diventa l’azionista di maggioranza, mentre Erick Thohir rimane presidente e socio di minoranza. Uno scossone anche in panchina. Ad agosto, Roberto Mancini lascia per incomprensioni con la nuova proprietà e al suo posto arriva l’olandese Frank de Boer. Questo è il contesto in cui si materializza l’acquisto di Joao Mario, diventato ufficiale il 28 agosto.
MERCATO – La campagna acquisti 2016, la prima di Suning, è una collezione di errori e orrori che il club ha poi pagato a prezzo salatissimo per anni. Joao Mario è il più costoso, ma non l’unico. Protagonista di un ottimo Europeo, vinto dal suo Portogallo, il centrocampista arriva all’Inter dallo Sporting CP per 40 milioni (che poi saranno 43 con i bonus). Prima di lui erano arrivati Antonio Candreva dalla Lazio, Cristian Ansaldi dal Genoa e Ever Banega che aveva lasciato il Siviglia a parametro zero. Due giorni dopo Joao Mario, arriva anche il secondo acquisto più oneroso dell’estate: Gabriel Barbosa. Il brasiliano passa all’Inter dal Santos per circa 30 milioni. Curioso il caso di Caner Erkin. Il terzino turco arriva a Milano il 1° luglio a parametro zero dal Fenerbahce, svolge il ritiro con i nerazzurri e il 31 agosto torna in Turchia, al Besiktas in prestito.
TITOLI DI CODA – Joao Mario era l’ultimo superstite dell’estate 2016. Una campagna di rafforzamento che aveva fatto tutto tranne che rafforzare l’Inter. La società nerazzurra era infatti sotto l’egida del Settlement Agreement per il Fair Play Finanziario. Nel 2018 la UEFA ha prorogato le sanzioni per un altro anno proprio perché l’Inter non aveva rispettato tutti i paletti imposti, soprattutto quello relativo alla quota degli ammortamenti. Gli acquisti come quelli di Joao Mario e Gabriel Barbosa, che l’Inter non aveva neanche potuto inserire nella lista per l’Europa League 2016, hanno solo reso più travagliate stagioni già molto difficili per i nerazzurri. Ora Joao Mario è volato in Portogallo, mettendo la parola fine alla storia. Una storia che però dev’essere un insegnamento. Giuseppe Marotta ha più volte dichiarato che d’ora in poi bisognerà lavorare con idee e competenza. L’esatto contrario di ciò che era stato fatto nell’estate di Joao Mario.