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Inzaghi senza doppioni ma può trarre vantaggio dalla sua Inter: le opzioni

Inzaghi non può contare su una rosa di sicuro affidamento, soprattutto dal punto di vista fisico. Quando riuscirà ad avere l’Inter al completo potrebbe iniziare a impostare diversamente il suo lavoro, aumentando le rotazioni e quindi gli incastri per creare formazioni diverse da quella tipo

FORMAZIONE TIPO – Anche Inter-Juventus ha evidenziato il problema della rosa dell’Inter di Simone Inzaghi, che non può contare su alternative in panchina. Il “cambio 1:1” non esiste, perché chi entra dalla panchina ha sempre caratteristiche diverse da chi esce dal campo. Una lacuna enorme. Un problema a cui è lo stesso Inzaghi che deve porre rimedio. L’unica strada percorribile è quella di ragionare su più formazioni, tutte diverse tra loro. La formazione-tipo è ormai nota ed è esattamente quella vista dal 1′ a San Siro contro la Juventus. Ma quando manca uno dei titolari? Finora si è visto in campo sempre e solo lo stesso piano B.

DUE INTER – Pensiamo a quello che succede quando manca Hakan Calhanoglu, che da mezzala sinistra è una prima scelta tanto quanto Arturo Vidal (quando sta bene…). Se non c’è il turco, Inzaghi utilizza Federico Dimarco, rinunciando a uno tra Alessandro Bastoni e Ivan Perisic, perché serve un battitore di calci piazzati. Scelta un po’ azzardata, ma logica. La perdita di fisicità sulla fascia sinistra può essere bilanciata con l’utilizzo di Denzel Dumfries a destra, al posto del più “leggero” Matteo Darmian, che oggi è una garanzia in qualsiasi ruolo. Queste sono le due Inter su cui sta lavorando Inzaghi, che con l’organico completo potrà fare altre valutazioni.

ALTRE OPZIONI – A disposizione ci sono altri profili. Ad esempio, recuperando Joaquin Correa in attacco potrà riproporre anche Stefano Sensi a centrocampo. Viceversa, Alexis Sanchez davanti può facilitare l’utilizzo di Matias Vecino in mezzo al campo. Ci sarebbe sempre un funambolo-battitore e un incursore-saltatore, anche se forse fin troppa “libertà” tattica. Ed ecco che un’altra opzione a centrocampo può essere Roberto Gagliardini, che oggi è forse l’unico equilibratore in grado di giocare dal 1′ alle spalle dei titolari Calhanoglu/Vidal. Al contrario, solo il giovane Martin Satriano in attacco sembra tagliato dalle opzioni. Se Inzaghi ragionasse su tre-quattro Inter diverse, forse le rotazioni diventerebbero meno rischiose. L’impressione è che Inzaghi possa trarre vantaggio dalla rosa variegata nella tipologia dei profili, tranne che in difesa, dove è difficile ipotizzare un assetto diverso da quello titolare. Fossero tutti a disposizione…

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