Inzaghi in Juventus-Inter punta su Dzeko, ma la punta non lo ripaga
Juventus-Inter non è stata la partita di Dzeko. Il bosniaco non ha ripagato la fiducia di Inzaghi, disputando una prova di scarso contenuto.
ANCORA TITOLARE – Come dice un vecchio adagio non c’è due senza tre e il quarto vien da sé. Parlando delle sfide tra Inter e Juventus ben si adatta a Dzeko. Nei tre precedenti stagionali infatti il bosniaco era sempre partito titolare. E la finale di Coppa Italia non ha fatto eccezione. Inzaghi lo ha scelto ancora una volta. Una scelta forte visti gli ultimi mesi del numero 9 e i suoi problemi a giocare in coppia con Lautaro. Una fiducia che Edin non ha ripagato.
PRESENZA EVANESCENTE – La scelta di Inzaghi essendo ripetuta per quattro partite è evidentemente tattica. Dzeko anche in Coppa Italia doveva fare da riferimento del gioco. L’idea di Inzaghi era di avere un target preciso, fisico, bravo a difendere palla, utile per risalire il campo anche coi lanci lunghi. Il problema è stata l’interpretazione. Questa è l’heatmap del bosniaco presa da Sofascore:
Poco presente e abbastanza lontano dalle zone calde, anche a causa dell’atteggiamento difensivo scelto dal tecnico praticamente finché è rimasto in campo. Dzeko doveva essere la chiave per risalire il campo. Invece è stato praticamente mangiato dai difensori avversari. In 65 minuti giocati i suoi tocchi di palla sono 17, il dato minore di tutta la squadra escluso Bastoni, con 10 passaggi riusciti di cui uno solo in avanti e 4 palloni persi. Se non altro rispetto ad altre uscite è riuscito a tirare, due volte di cui una in porta.
FIDUCIA TRADITA – Il bosniaco ha giocato titolare per motivi tattici e di leadership. Inzaghi si è affidato a lui chiudendo un occhio anzi entrambi sulle prestazioni degli ultimi mesi. Dandogli una grossa occasione per dimostrare in campo. Anzi, ha giocato una delle partite con meno sostanza di tutta la stagione.