Inter, è ora di apprezzare Handanovic. Tra qualche anno lo rimpiangeremo
Il portiere sloveno, capitano dell’Inter, ha iniziato la stagione in silenzio, come spesso gli accade. Ma ci sono anche le sue mani sul secondo posto dei ragazzi di Conte. È ora di rendergli omaggio, poiché tra qualche anno sarà dura sostituirlo.
LEADER TRA I PALI – Non c’è cosa più difficile che imparare ad apprezzare quanto di poco abbiamo in cascina. Vale per tutto, anche per un portiere che, alla veneranda età di trentacinque anni, si è messo al braccio la fascia da capitano dell’Inter. Un pezzo di stoffa piuttosto scomodo di questi tempi, che Samir Handanovic sta onorando fedelmente. E che non gli ha impedito di ben figurare come muro umano in questo primo scorcio di stagione. Ci sono anche e soprattutto le mani dello sloveno sui trentuno punti, in dodici giornate, di un’Inter sorprendente.
NELL’OMBRA – Il portiere è una pedina troppo imprevedibile per passare inosservata. Ma la capacità di Samir Handanovic nel non dare nell’occhio sembra quasi un pregio. Troppo poco inchiostro è stato sprecato per lodare la leadership silenziosa del ragazzone dallo sguardo glaciale. In estate era una delle poche certezze di Antonio Conte, che lo ha eletto come pilastro della sua nuova multinazionale del gol. Nonostante la compattezza della difesa a tre, e i nomi grossi che quest’ultima può sciorinare, il lavoro per Handanovic non è mai mancato e lui, da buon soldato di trincea, si è sempre fatto trovare pronto.
VALORE INCOMPRESO – Samir Handanovic sarà uno dei rimpianti maggiori dei prossimi anni. Molto più dei gol di Mauro Icardi e delle serpentine di Mateo Kovacic. Molto più dei tiri a giro di Coutinho e delle sgroppate di Nicolò Zaniolo. Il faro sloveno ha assorbito le onde della burrasca in questi anni bui, in cui il mare faticava a restare sereno. Un guardiano con la fascia al braccio e lo sguardo pietrificante, che a trentacinque anni ha trovato il modo di iscriversi all’albo dei capitani dell’Inter. Un capitano coraggioso e silenzioso, che preferisce parlare in campo e lascia sbraitare gli altri. Realizzeremo solo tra qualche anno che il tempo scorre veloce anche per i giganti di pietra.