Il Genoa di Prandelli si difende, ma segna anche poco
Il Genoa è una squadra che ha abituato a molti cambiamenti. Non sorprende quindi che quello di Prandelli sia ancora una volta una “creatura” diversa dalle precedenti.
TATTICA – La novità portata da Prandelli al Genoa rispetto ai suoi predecessori è la difesa a quattro. Nelle ultime partite i rossoblù si sono schierati sostanzialmente con un 4-4-2, con a destra un terzino più di spinta (Pedro Pereira) e a sinistra Criscito chiamato a stare più basso anche per aiutare in impostazione. Davanti a loro a destra Lerager, più difensivo e pronto a stringere coi mediani, e a sinistra Lazovic, esterno puro che copre la fascia. In attacco il riferimento è Kouamé, ma Sanaria ha dato scosse importanti e Sturaro si sta ritagliando spazio.
STATISTICHE – La vittoria contro la Juventus ha fatto molto parlare, ma è anche l’unico highlight recente del Genoa. Dopo e prima la squadra ha perso con Udinese e Parma. In precedenza due pareggi per 0-0, per un totale di soli 2 gol segnati in 6 incontri (entrambi ai bianconeri). Attenzione però perché il Genoa in casa ha battuto anche la Lazio: una vera ammazzagrandi. In generale il Genoa con 44 gol subiti è la sesta peggior difesa della Serie A e con 34 gol fatti l’ottavo peggior attacco. Quando segna lo fa principalmente a fine primo tempo (10 gol tra 30esimo e 45esimo) o nella parte centrale del secondo (tra 60esimo e 75esimo).
DETTAGLI – Il pericolo numero uno è Pandev, che negli ultimi incontri con la sua ex squadra ha sempre regalato grandi prestazioni. Il miglior marcatore del Genoa, perso Piatek, è Kouamé, anche lui ex Inter pur se solo per 6 mesi, con 4 reti.