Hakimi decisivo anche dalla panchina: presenza mentale e personalità
Hakimi in Inter-Cagliari è entrato dalla panchina, ma ha avuto la capacità di essere decisivo anche in questa condizione per lui inusuale.
UN ALTRO PASSO – Hakimi in questa sua prima stagione all’Inter ha già dimostrato molte cose. Non solo a livello tecnico. In Inter-Cagliari ha aggiunto un altro tassello. Non così scontato per un giocatore in generale, in particolare per un giovane come il marocchino. Tutto parte dalle scelte di Conte sui titolari.
SCELTA TECNICA – Il tecnico infatti ha scelto di schierare sulla destra Darmian. Un fatto non esattamente consueto. L’ultima panchina del numero 2 infatti risaliva a Inter-Napoli. Data 16 dicembre. Però prima della sfida col Cagliari Hakimi veniva da un periodo non esattamente brillante. Con molte scelte sbagliate e poca incisività in attacco. Tanto per attaccarsi ai numeri, l’ultimo assist era datato 5 febbraio, contro la Fiorentina. Conte ha deciso di dargli un turno di riposo, per ricaricare le batterie. E la cosa ha funzionato.
INGRESSO DECISIVO – Hakimi ha dimostrato una presenza mentale non banale. Poteva mettere il muso, fare capricci da star. Invece ha accettato la scelta. E dato il massimo quando è entrato nei minuti finali. Subito connesso con la gara. Trovando la giocata decisiva per sbloccare e vincere la gara. Un atteggiamento positivo, per nulla scontato. E tanta personalità per un classe 1998.