Eriksen contro il Bayer Leverkusen porta ordine e metodo a centrocampo
Christian Eriksen subentra al 59′ di Inter-Bayer Leverkusen, quarto di finale di Europa League. La prova del trequartista danese, in numeri (presi da SofaScore).
METODO – Se fosse un investigatore dei romanzi gialli, Christian Eriksen sarebbe senza dubbio Hercule Poirot. Infatti, proprio come il detective belga inventato da Agatha Christie, il trequartista danese non si affida a colpi di scena. Eriksen preferisce affidarsi ad un approccio ordinato e metodico. E lo si è visto anche ieri in Inter-Bayer Leverkusen. A differenza delle ultime occasioni, il danese ha avuto mezz’ora per incidere sulla gara. Antonio Conte lo ha lanciato in campo al 59′ al posto di Roberto Gagliardini. Un cambio non casuale, visto che l’italiano iniziava a perdere lucidità nella gestione di diversi palloni. Eriksen ha quindi preso le redini offensive del centrocampo. Pochi tocchi per lui (22), ma una precisione dell’87,5% nei passaggi, con 3 passaggi chiave e una grande occasione creata. Il numero 24 ha fatto quel che sa fare meglio: ha sanificato la gestione del pallone nella zona nevralgica, vanificando anche il pressing dei tedeschi.
RIMPIANTI – Osservando l’approccio dell’Inter nel primo tempo, ma soprattutto quello del Bayer Leverkusen, qualche rimpianto potrebbe salire. I difensori tedeschi applicano infatti una difesa piuttosto alta, e il centrocampo a trazione anteriore non aiuta a limitare gli spazi nelle retrovie. L’impressione è che con Eriksen dal 1′, i nerazzurri avrebbero potuto chiudere il match molto prima, scardinando definitivamente le certezze conservative di Peter Bosz. Che il secondo tempo di ieri funga da prova generale in vista della semifinale?