Come reagisce l’Inter di Conte quando va in svantaggio? Il dato
Nelle ultime stagioni l’Inter ha sempre incontrato grosse difficoltà quando si è trovata in svantaggio. Qual è l’impatto di Conte – dopo il primo anno – su questa peculiare situazione? Ecco il dato che emerge dalla stagione 2019/20.
PRECEDENTI – Rovesciare un risultato passivo è sempre molto difficile, come dimostrano le ultime stagioni dell’Inter. Nel biennio di Luciano Spalletti, l’undici nerazzurro si è trovato in svantaggio in 30 occasioni: di queste, solo in quattro è poi arrivata la vittoria. Questo è avvenuto due volte nella stagione 2017/18, la prima col tecnico di Certaldo in panchina, e altrettante nella seconda, con la qualificazione in Champions League bissata all’ultima giornata. Tuttavia, tra le due stagioni con Spalletti si osserva un dato negativo in senso assoluto: nel 2017/18 i nerazzurri sono andati in svantaggio 12 volte, la stagione successiva 18. Il primo dato si traduce poi in 7 sconfitte finali, mentre il secondo addirittura in 11 debacle (il 61% delle situazioni di svantaggio). Insomma, prima dell’avvento di Antonio Conte, l’Inter sembrava avere una difficoltà endemica nel ribaltare le partite a suo favore. Quest’anno saranno cambiate le cose?
PRESENTE – Più che variare, il trend negativo si è completamente invertito. Nella stagione appena conclusa, gli uomini di Conte sono andati in svantaggio 13 volte – cinque in meno dell’anno precedente. E, in tredici occasioni di score passivo, solo 4 si sono poi trasformate in sconfitta. Anzi, quasi la metà delle volte in cui si è trovata in svantaggio, l’Inter è riuscita a riagguantare la partita e a ottenere la vittoria finale. 6 vittorie da 13 situazioni con punteggio a sfavore: il 46,7% del totale. Per comprendere il pieno senso di questo dato bisogna però allargare il campo di analisi.
APPROCCIO – Ampliando la visione del comportamento in analisi, emergono due semplici statistiche: gol fatti e gol subiti. Con Conte, l’Inter ha segnato 113 reti totali e ne ha subite meno della metà (54). Guardando solo alla Serie A, con 81 gol fatti e 36 subiti i nerazzurri hanno chiuso la stagione come secondo miglior attacco e miglior difesa d’Italia. Conte finora ha lavorato benissimo nel rinsaldare un reparto difensivo profondamente cambiato nelle dinamiche. Ed ha sviluppato il potenziale offensivo della squadra, trascinata dal suo protetto Romelu Lukaku. L’Inter segna di più e subisce di meno. Sappiamo tuttavia benissimo come la pensa il tecnico: se proprio non si possono evitare, le situazioni di svantaggio andrebbero ribaltate sempre. Intanto, la strada è tracciata.