Bologna dimezzato contro l’Inter ma il rischio COVID-19 riguarda le partite successive
Bologna in fase focolaio COVID-19 prima di ospitare l’Inter nella prima giornata del girone di ritorno in Serie A (vedi informazioni). Una situazione obbligata ma comunque rischiosa per entrambe le squadre a causa del calendario “compatto” in arrivo. Soprattutto quello nerazzurro
BOLOGNA DIMEZZATO – Con due calciatori infortunati (Kingsley Michael e Jerdy Schouten), due impegnati in Coppa d’Africa (Ibrahima Mbaye e Musa Barrow) e ben otto positivi al COVID-19 (Marco Molla, Aaron Hickey, Gary Medel, Nicolas Dominguez, Nicolas Viola, Emanuel Vignato, Sydney van Hooijdonk e Federico Santander), il Bologna di Sinisa Mihajlovic (vedi dichiarazioni) si appresta a giocare contro l’Inter senza dodici tesserati. A oggi. A meno di 24 ore dalla partita, la rosa del Bologna è praticamente dimezzata. Da 27 a 15 calciatori a disposizione. Più i giovani aggregati dalla squadra Under-19, che non scenderà in campo nel Campionato Primavera 1. E per l’occasione Mihajlovic non “richiamerà” i tre calciatori praticamente fuori rosa in attesa di sistemazione a gennaio (Sebastian Breza, Juan Valencia, Diego Falcinelli). Pertanto, il suo Bologna contro l’Inter potrà schierare una formazione titolare di buon livello, praticamente la formazione-tipo, ma con appena tre giocatori di movimento della Prima Squadra in panchina. In pratica, un ritorno al passato: gli undici titolari e i tre cambi. Ma (davvero) si giocherà?
Stop alla Serie A? Bologna-Inter primo campanello
RISCHIO ELEVATO – Tralasciando le polemiche di chi giustamente fa notare che il rinvio di questa giornata (e non solo di Bologna-Inter, ndr) causa COVID-19 sarebbe sacrosanto nelle condizioni in cui verte la Serie A, bisogna porsi una domanda. Tanto legittima quanto pericolosa. Se dopo Bologna-Inter uno o più calciatori rossoblù negativi al COVID-19 nell’ultimo giro di tamponi pre-partita risultassero positivi a distanza di 48 ore dai compagni, cosa succederebbe? E se, oltre ai tre casi già isolati da giorni (vedi comunicato ufficiale), risultassero positivi altri giocatori dell’Inter? In calendario ci sono Cagliari-Bologna e Inter-Lazio, che si dovrebbero giocare a distanza di tre giorni da Bologna-Inter, ovvero domenica 9 gennaio. E il 12 gennaio è in programma Inter-Juventus, la finale di Supercoppa Italiana 2021. Non c’è tempo per pensare e ipotizzare, bisogna agire. Se si blocca la macchina della Serie A, senza date utili per recuperare le partite rinviate, è un problema. Ma è già un problema costringere le squadre a scendere in campo con rose dimezzate a causa di calciatori positivi. Soprattutto perché chi scende in campo è negativo solo fino all’ultimo tampone utile. Le troppe partite ravvicinate nel mese di gennaio non aiutano di certo ed è già tardi per il piano B. Stoppo oggi o stoppo domani? O cambio le regole? Che errore non aver valutato tutti i rischi della sosta invernale (e non solo…).