Barella si conferma centro nevralgico dell’Italia contro l’Ecuador
Nicolò Barella disputa Italia-Ecuador con la fascia di capitano al braccio, prima volta in azzurro. E al termine della gara è il migliore in campo, non solo per il gol dello 0-2.
LEADER ASSOLUTO – Nicolò Barella aveva fatto valere il suo status nella Nazionale dell’Italia già giovedì contro il Venezuela. E non è quindi un caso che contro l’Ecuador, nell’amichevole che chiude la tournée statunitense degli azzurri, il numero 23 dell’Inter parta dal primo minuto. Per di più con la fascia di capitano al braccio. A confermare non tanto la sua anzianità di servizio in azzurro. Quanto la sua importanza intangibile in questo gruppo. Cosa che Barella riesce poi a riflettere anche in campo.
CENTRO DEL GIOCO – Escludendo l’intero pacchetto difensivo, che comprende anche i compagni nerazzurri Matteo Darmian e Alessandro Bastoni, Barella è l’unico a rimanere in campo dall’inizio alla fine in Italia-Ecuador di ieri sera. Muovendosi in lungo e in largo com’è solito fare con l’Inter, arrivando a toccare 62 palloni (secondo i dati di Sofascore). Inutile dire che si tratta del valore più alto tra gli azzurri, escludendo i difensori. Barella è sostanzialmente il centro di gravità di questa Italia, non solo nella gestione del pallone (81% di precisione nei passaggi). Ma anche nella gestione dei momenti emotivi della gara, tanto che è lui a chiudere i conti con il bellissimo pallonetto che fissa il 2-0 finale. Una splendida notizia per lui, che sale a 9 gol in azzurro eguagliando Francesco Totti, ma anche e soprattutto per la “sua” Inter, che ora lo attende più carico che mai per il rush finale.