Atalanta-Inter 2-3, cinque dati statistici che potresti non sapere
Atalanta-Inter 2-3 segna – finalmente – una vittoria in uno scontro diretto. Dal successo di ieri a Bergamo arrivano però anche dati statistici che confermano come in trasferta qualcosa non vada per il verso giusto.
SEI – I tentativi che sono serviti all’Inter per riuscire a trovare punti contro una delle prime otto della classifica. Prima di superare l’Atalanta erano arrivate le sconfitte contro la Lazio (3-1), il Milan (3-2), l’Udinese (3-1), la Roma (1-2) e la Juventus (2-0), quattro su cinque in trasferta. Manca solo il Napoli capolista, prossimo avversario il 4 gennaio alla ripresa della Serie A.
SEI – I mesi dalla precedente autorete a favore, di Simone Romagnoli per avviare la rimonta da 0-2 a 4-2 contro l’Empoli il 6 maggio. In stagione si erano visti due autogol nelle partite dell’Inter ma tutti contro, di Danilo D’Ambrosio contro il Bayern Monaco in Champions League e Milan Skriniar contro l’Udinese.
NOVE – I gol segnati da Edin Dzeko in quindici partite contro l’Atalanta, tre con l’Inter e sei con la Roma. I bergamaschi diventano la vittima preferita del bosniaco in Italia, superando il Sassuolo con otto. In carriera ha segnato di più soltanto al Viktoria Plzen, dodici volte.
UNDICI – Le partite giocate dall’Inter in trasferta in stagione, fra Serie A (otto) e Champions League (tre). È la quinta gara consecutiva subendo almeno due gol, su otto totali. Poi per due volte una rete al passivo (Lecce e Sassuolo) e solo col Viktoria Plzen in coppa la porta è rimasta inviolata.
VENTICINQUE – Gli anni passati dalla precedente partita dell’Inter con gol e autogol di uno stesso giocatore, ieri José Luis Palomino dell’Atalanta. Il 25 maggio 1997 Paul Ince aveva segnato nella sua porta per il vantaggio del Napoli, poi aveva pareggiato una partita anche lì vinta 3-2 (in casa).