3 appunti su Inter-Torino: Sanchez ispira, Bastoni cresce, Handanovic aiuto
La rubrica “3 appunti” pone l’attenzione su tre aspetti singolari di una partita. La prestazione di un singolo giocatore, una rete, o un dato statistico: tre cose da porre in risalto. In Inter-Torino i nerazzurri ribaltano lo svantaggio grazie anche all’ottima prestazione di Sanchez. Dietro, lodi per Bastoni ma non per Handanovic, autore di un errore clamoroso.
1. QUOTA SETTE – Con i due assist serviti in Inter-Torino, Alexis Sanchez sale a quota 7 in stagione, raggiungendo Antonio Candreva in vetta. Il cileno adora recitare il ruolo di regista offensivo, e gli spazi lasciati dalla retroguardia granata lo favoriscono. L’assist per il 2-1 siglato da Diego Godin è un capolavoro di tessitura. Prima si destreggia su un corner corto, poi chiama il gioco a Young, che avvia il triangolo che si chiude sulla testa dell’uruguaiano. Un dinamismo imprescindibile, per questa Inter.
2. IN CRESCITA – Alessandro Bastoni si conferma in crescita contro il Torino, dimostrando di aver superato alla grande l’espulsione patita due turni fa. Il numero 95 dell’Inter non deve preoccuparsi troppo degli avversari, innocui dal suo lato. Nel secondo tempo può quindi sganciarsi in avanti come gli piace, toccando 68 palloni col 95% di precisione, e creando situazioni di gioco molto apprezzate da Antonio Conte. Nonostante l’inesperienza anagrafica, Bastoni è il difensore dell’Inter del futuro.
3. PROBLEMA – La vittoria contro il Torino ha rischiato di venire irrimediabilmente compromessa da Samir Handanovic. Il capitano dell’Inter commette un errore ingiustificabile su un pallone alto ma completamente innocuo. Il regalo ad Andrea Belotti lo condiziona per tutta la gara, anche a risultato ampiamente acquisito. In diverse situazioni del secondo tempo appare incerto, insicuro, timoroso. Una cosa inaccettabile da un portiere della sua esperienza, che per di più indossa la fascia di capitano. Tra le valutazioni estive in capo alla società, c’è anche quella che riguarda il portiere titolare dell’Inter, un problema che non può più essere procrastinato.