Mourinho e la squalifica: le motivazioni del ricorso respinto

Mourinho, dopo accaduto tra lui e il quarto ufficiale Serra a bordocampo nel corso di Cremonese-Roma, ha ricevuto le motivazioni della squalifica di due giornate. La Corte Sportiva d’Appello della FIGC, come noto da sabato, ha respinto il ricorso e confermato lo stop (vedi articolo).
SQUALIFICA − La Corte Sportiva d’Appello della FIGC rende note le motivazioni per cui non è stato accolto il ricorso di José Mourinho. Ossia quanto ha fatto arrabbiare molto il tecnico e la Roma. Il comunicato ufficiale sulla conferma della squalifica di due giornate: ”Non può in alcun modo revocarsi in dubbio che l’atteggiamento dell’allenatore della compagine capitolina, per quanto di competenza di questa Corte, sia da stigmatizzare. Non soltanto con riferimento a quanto avvenuto sul terreno di gioco. Ma anche e soprattutto in merito al comportamento da questi tenuto al termine dell’incontro. Ben quarantacinque minuti dopo l’espulsione. Tenuto conto di tutto quanto fin qui esposto, nemmeno può essere revocata in dubbio l’equità sottesa alla sanzione comminata dal Giudice sportivo. Sanzione che, evidentemente valutando tutte le circostanze del caso concreto, ha contenuto la reazione punitiva nella sanzione della squalifica per due giornate effettive di gara. Con ammenda di € 10.000,00, laddove il minimo edittale previsto dal Codice di giustizia sportiva già solo per un unico episodio di condotta ingiuriosa e irriguardosa è pari a due giornate di squalifica”.
LO STOP – Mourinho, già fuori ieri contro il Sassuolo, salterà anche il derby fra Lazio e Roma domenica alle 18. Contro la Juventus era andato in panchina per la sospensione della squalifica.