Inzaghi o Conte? Solo l’Inter è importante! Ottavi merito di entrambi
Dopo il passaggio dell’Inter agli ottavi di finale di Champions League, si è aperta la diatriba Simone Inzaghi contro Antonio Conte. Ma la realtà è che la crescita della squadra nerazzurra porta la firma di entrambi. Ognuno a modo suo.
NESSUNA DIVISIONE – È innegabile, tra i tifosi è ancora cocente la delusione per l’addio di Antonio Conte dalla panchina dell’Inter. Un addio, fin qui, mitigato dalle grandi prestazioni fornite grazie al nuovo tecnico Simone Inzaghi. A dividere ulteriormente l’opinione sulla squadra nerazzurra è la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Un obiettivo che è mancato negli ultimi anni, specialmente sotto la guida di Conte. E arrivato finalmente ieri, sotto la guida di Simone Inzaghi. Ma non è il caso di dividere le due Inter e i meriti. Già. Perché il tanto agognato traguardo è merito di entrambi.
Inter, Champions League e le fazioni: di chi sono i meriti?
CRESCITA E PRIMA FASCIA – L’Inter che la scorsa stagione vinse lo scudetto dopo undici anni trova un punto di svolta: quella sfida a San Siro contro lo Shakhtar Donetsk che terminò 0-0 e sancì un cocente fallimento europeo. Ma anche la vera partenza dell’armata nerazzurra fino al titolo conquistato a maggio. Una mentalità vincente presa in mano da Simone Inzaghi, che si è ritrovato una squadra totalmente trasformata negli undici grazie al lavoro del suo predecessore. Emblematiche sono le prestazioni di Ivan Perisic, il cui miglioramento è esponenziale rispetto alla prima parte della stagione scorsa. Uno scudetto che è valso anche la prima fascia di questa Champions League. Un girone uguale? Non proprio. C’è grossa differenza tra Borussia Monchengladbach e Sheriff Tiraspol.
NUOVO CORSO – Non dovrebbero esistere la “fazione di Conte” e la “fazione di Inzaghi”. Rispettare l’Inter, adesso, significa rispettare il lavoro di entrambi. Così come quello – a suo tempo – di Luciano Spalletti, da cui partì di fatto il nuovo corso nerazzurro. Che ora ha raggiunto il suo terzo capitolo, quello che sta scrivendo Simone Inzaghi. E che ieri ha messo a referto un nuovo grande risultato nella sua carriera nerazzurra. Merito suo, certo. Ma anche dei suoi predecessori.