Undici anni fa l’Inter lottava per lo scudetto contro la Roma di Luciano Spalletti, nello scontro diretto del Giuseppe Meazza fu decisiva la rete di un goleador d’eccezione come il capitano Javier Zanetti
Fra le tanti doti tecniche, fisiche, professionali e soprattutto umane che sono unanimemente riconosciute all’ex capitano e attuale vice presidente nerazzurro Javier Zanetti, certamente non possiamo ascrivere il fiuto del gol. Nonostante fosse in possesso di un ottimo tiro, per potenza e precisione, il polivalente ex difensore-centrocampista argentino lo usava raramente (appena 21 gol in 858 partite con la maglia dell’Inter), ma quando lo usava sapeva far molto male. Ne sanno qualcosa soprattutto le romane come la Lazio, tramortita proprio da un suo missile all’incrocio nella finale di Coppa Uefa del 1998 che valse il 2-0 in una partita che era stata aperta dall’1-0 di Zamorano e che sarebbe stata chiusa dalla ormai leggendaria cavalcata di Ronaldo per il 3-0, e la Roma che esattamente 11 anni fa perse un pezzo di scudetto al Meazza proprio per “colpa” dell’allora capitano nerazzurro.
UN PEZZO DI SCUDETTO IN PALIO- Era il 27 febbraio del 2008 e al Giuseppe Meazza scesero in campo Inter e Roma per lo scontro diretto tra prima e seconda in classifica. In verità all’epoca sembrava ben poco una partita da scudetto, l’Inter di Roberto Mancini sembrava avviata a un altro titolo vinto in carrozza come l’anno precedente mentre la Roma, allenata all’epoca proprio da quel Luciano Spalletti che siede attualmente sulla panchina nerazzurra, era al secondo posto staccata però di ben 9 punti. La storia poi ci racconta che l’Inter rallentò il suo ritmo e tutto si risolse all’ultima giornata, con lo scudetto del centenario nerazzurro prima perso poi vinto di nuovo sotto il diluvio di Parma grazie alla doppietta di Zlatan Ibrahimovic nel secondo tempo, quindi quanto successe quella sera di fine inverno al Meazza risulta, a conti fatti, decisivo.
ROMA SCIUPONA, INTER MAI DOMA- Problemi di formazione per Roberto Mancini, costretto a rinunciare sia a Zlatan Ibrahimovic che a Julio Cruz. La partita parte a ritmo blando, ma dopo una clamorosa occasione per l’Inter (rovesciata di Hernan Crespo che colpisce il palo interno e rimbalza sulla linea di porta prima di spegnersi sul fondo) arriva il vantaggio della Roma grazie al suo capitano Francesco Totti, lesto ad anticipare la difesa nerazzurra su un cross dalla sinistra e a spedire il pallone in rete. La partita prende una piega ben precisa ed è la Roma a giocare meglio, sfiorando più volte il raddoppio e mancandolo grazie all’imprecisione degli attaccanti giallorossi e ad alcune grandi parate di Julio Cesar, mentre l’Inter si difende con tenacia aspettando l’occasione per provare a riacciuffare la partita. La svolta arriva nel finale quando Philippe Mexes, già ammonito per una clamorosa ingenuità (rientra in campo dopo un infortunio senza attendere l’ok dell’arbitro e senza passare dal centrocampo) commette fallo da dietro su Crespo, seconda ammonizione ed espulsione. Con la parità numerica ristabilita (l’Inter aveva perso Maxwell per infortunio a cambi esauriti) l’Inter ci prova e a pochi minuti dalla fine riacciuffa il match grazie a Javier Zanetti che riesce ad avventarsi su un campanile uscito dall’area della Roma e a scagliare al volo nell’angolino basso, un gol molto bello e fondamentale, come testimoniato dalla stessa esultanza scatenata del capitano nerazzurro. La partita finisce praticamente con quell’occasione lì e l’Inter, con un pareggio di tutto cuore, mantiene la Roma a distanza facendole perdere 2 punti che a conti fatti risulteranno decisivi per la conquista dello scudetto numero 16.
Rivediamo sul video del canale youtube Nicola Mele le fasi salienti di quella tiratissima partita