Ranocchia: “Capitano all’Inter fu complicato, come al patibolo. Poi sblocco”
Andrea Ranocchia ha rilasciato una lunga intervista per il canale YouTube “Marco Montemagno”. Il difensore, di proprietà dell’Inter da gennaio 2011 e a segno contro il Rapid Vienna in Europa League poco più di ventiquattro ore fa, fra le tante cose ha anche ricordato quando, nella stagione 2014-2015, è stato più volte considerato il protagonista degli insuccessi nerazzurri in quanto capitano.
DIFFICOLTÀ SUPERATE – Andrea Ranocchia spiega come la sua carriera abbia avuto diversi momenti bui, ma poi sia riuscito a superarla a partire dal 2017, quando è andato sei mesi in prestito all’Hull City: «Io ho avuto un periodo che per me è stato molto complicato qualche anno fa, quando ero qui all’Inter e la squadra non andava bene. Ero capitano dell’Inter e ho avuto un momento molto complicato, in cui tutto l’ambiente esterno era per me come andare al patibolo: ti venivano contro, potevo fare qualsiasi cosa e mi ero preso un certo tipo di etichetta che ci ho messo molti anni a ripulirla. Piano piano l’abbiamo ripulita, però comunque è stato un momento molto complicato: in quel momento lì non ero pronto e non ero preparato a estraniarmi da tutto quello che era il mondo esterno, quello che era il mondo dei social, il mondo della vita normale, dello stadio e della partita in sé. Solo in quel momento lì non sono stato pronto e non sono stato preparato a questo, adesso quando superi determinati tipi di prove nella vita sei pronto, è come se ti si forma una cicatrice più dura di quella che era magari la pelle integra prima. Io mi sono messo un piano indietro, ho iniziato un percorso con una persona che mi ha dato una mano e poi ho detto: “OK, lavoriamo giorno per giorno, momento per momento e costruiamo”. Il mio punto di sblocco è stato in Inghilterra, che ho ritrovato tutto quello che non avevo più: ho fatto un bel lavoro, sono soddisfatto».