Pinamonti è il vero sacrificio di mercato dell’Inter: attivo sì, plusvalenza (me)no
Pinamonti è in uscita dall’Inter più per necessità economico-finanziaria che per scelta tecnico-tattica. Il centravanti cresciuto nel vivaio nerazzurro farebbe molto comodo nelle rotazioni e per le liste ma la possibilità di monetizzare dalla sua cessione è prioritaria oggi. Un vero sacrificio di mercato non dettato dalla “solita” plusvalenza, però. Un’operazione fondamentale
CESSIONE NECESSARIA – L’Inter valuta Andrea Pinamonti oltre 20 milioni di euro. Una cifra coerente con il valore reale dell’attaccante classe ’99, autore di un’ultima ottima stagione a Empoli in prestito. Il 23enne prodotto del vivaio nerazzurro è già stato richiesto da più club ma non ha ancora detto sì. Le proposte di Monza e Salernitana, infatti, non lo convincono. Pinamonti sogna di continuare la sua carriera con i colori nerazzurri. Quelli dell’Atalanta, però. L’Inter proverà a incassare almeno una ventina di milioni, sebbene al momento la trattativa con la squadra bergamasca sia bloccata. O meglio, sia caratterizzata dal solito gioco al ribasso. L’impressione è che l’Inter possa rivedere la sua richiesta, riducendo un po’ le pretese sulla parte fissa e inserendo qualche bonus per far tornare i conti. In ogni caso, la cessione di Pinamonti non genererà una plusvalenza piena. Essendo stato riacquistato, l’Inter recupererà molto meno del previsto. In pratica, l’addio di Pinamonti servirà per fare cassa. Quindi per raggiungere l’obiettivo dell’attivo di mercato a fine sessione, ma non a sistemare tutti i conti. Insomma, un vero e proprio sacrificio di mercato per l’Inter: lasciar partire un proprio giovane non sempre porta benefici, soprattutto se quelli finanziari sono parziali. In attesa del rilancio dell’Atalanta… Dalla cessione di Pinamonti l’Inter ricaverà più di quanto possa ricavare dall’addio di altri esuberi vari, ma Pinamonti non è un esubero. Né una plusvalenza, bensì una cessione dolorosa.