Milan-Inter, partita perfetta: le tre cose da prendere dal derby
Senza dubbio Milan-Inter è stata un’altra partita perfetta da parte degli uomini di Antonio Conte, con uno 0-3 che lascia davvero poco spazio a ulteriori commenti. Andiamo a scoprire insieme quali sono le tre cose più importanti (fra le altre chiaramente), da prendere da questa sfida.
SCONTRI DIRETTI – La prima cosa da prendere da questo Milan-Inter è sicuramente il vantaggio negli scontri diretti. Un tema già analizzato anche in mattinata (vedi articolo). La differenza reti dei due derby di questa stagione dice +2 per i nerazzurri (4 i gol fatti, 2 quelli subiti). Di riflesso, -2 per i rossoneri. Un punto da non sottovalutare, specialmente in un campionato dalla classifica corta come quello di quest’anno.
FUGA IN CLASSIFICA – La seconda cosa da prendere da questo Milan-Inter è la prima vera fuga dei nerazzurri in classifica. Vero, il primo posto era già stato conquistato dopo la vittoria sulla Lazio (anche qui, ricollegandoci al punto precedente, i nerazzurri godono del vantaggio negli scontri diretti). Quel sorpasso, però, aveva il gusto di una gioia ancora a metà. Chiaramente considerando il punto di vantaggio e la possibilità dei rossoneri di effettuare un controsorpasso proprio in Milan-Inter. Finalmente, dopo la vittoria di ieri, la gioia è totale, specialmente considerando il +4 in classifica.
PORTA IMBATTUTA – La terza cosa da prendere da questo Milan-Inter è la porta imbattuta. Un risultato raggiunto ben cinque volte nelle ultime sei gare. In un derby non capitava da tre partite (l’ultima volta nello 0-2 del settembre 2019, a cui sono seguiti un 4-2, un 1-2 e il 2-1 di Coppa Italia ). Il merito va anche a Samir Handanovic, spesso criticato, ma che ieri ha effettuato tre parate spettacolari che hanno impedito il pari dei rossoneri. Il tutto nel momento forse più critico della partita per i nerazzurri. Una prestazione difensiva che ha permesso ancora una volta a Romelu Lukaku di vincere il duello in campo con Zlatan Ibrahimovic, questa volta a secco dopo essere sempre andato in gol nei derby dal suo ritorno in Italia.