Inzaghi e la bussola perduta: il tecnico nella tempesta punta sui giovani
Ieri l’Inter è incappata nella decima sconfitta stagionale in campionato. Il copione appare sempre lo stesso e la sensazione è che Inzaghi si sia perduto
STESSO COPIONE – Al 53′ del secondo tempo, dopo una bella parata di Onana sul colpo di testa di Milenkovic, Giacomo Bonaventura riesce a segnare il gol del vantaggio della Fiorentina. Il resto della partita è pressoché identico a tutte le partite perse in campionato dall’Inter quest’anno. Inzaghi inserisce le 3 punte togliendo un centrocampista – in questo caso Brozovic – e inserendo i giovani dalla panchina. Ieri non si è visto Carboni che ultimamente era subentrato in occasioni di svantaggio – Contro il Bologna al Dall’Ara – ma si è rivisto Kristjan Asllani, che nel ultimo periodo era scomparso. A evidenziare il periodo di difficoltà è anche l’ingresso di Bellanova, che entra sulla fascia sinistra al posto di uno spento Gosens. Il problema non è rappresentato dal giocatore in sè – che entra anche bene in partita – ma il fatto che giocasse sulla corsia mancina. Dopo i cambi, lo schema tattico dell’Inter non cambia: permane la continua ricerca degli esterni e il cross in mezzo. L’idea di base non è sbagliato, avendo ben tre attaccanti a occupare l’area di rigore. Però, i rifornimenti non arrivano a destinazione, e i palloni messi in mezzo non giungono mai a destinazione.
RIFLESSIONI – Dopo 10 sconfitte tante riflessioni devono essere fatte. Il gol di svantaggio non deve rappresentare l’occasione buona per ripresentare ogni volta lo stesso copione. Questo problema, tralaltro, venne fuori anche durante la gestione Conte. L’ex tecnico nerazzurro, dopo Inter-Real Madrid di Champions League – stagione 2020-2021 – venne “accusato” da Fabio Capello di non possedere un piano B. Il problema pare non essere stato risolto nel cambio gestione.