Candreva: “Lazio, siamo pronti! Inter prima con merito. Conte al derby…”
Candreva ha parlato ai microfoni di “Sky Sport” in vista di Lazio-Inter. L’esterno nerazzurro, dopo aver esaltato le qualità di Eriksen (vedi articolo), si concentra sulla sfida contro i biancocelesti di Simone Inzaghi, sul primo posto in classifica insieme alla Juventus e sulle parole di Conte nell’intervallo del derby. Di seguito le sue dichiarazioni, riportate da “Inter.it”
SFIDA E RICORDI – Antonio Candreva suona la carica in vista di Lazio-Inter, sfida che vivrà da ex biancoceleste: «Siamo pronti per la sfida contro la Lazio. Ci alleniamo sempre bene, stiamo costruendo qualcosa di importante. Il nostro è un percorso di crescita che prevede miglioramenti continui. La Lazio è una squadra forte, in salute da mesi. In generale sono diversi anni che sta raccogliendo risultati davvero importanti. Sarà una partita importante e bella, che abbiamo voglia di affrontare. Ce la giocheremo. Io all’Olimpico ho passato 4 anni e mezzo bellissimi, sono affezionato alla Lazio, mi ha dato tantissimo. Ho bellissimi ricordi che mi porterò dentro per sempre, ma ora siamo avversari e andremo lì per vincere».
MERITI – Candreva rivendica con orgoglio il primo posto in classifica, frutto di duro lavoro: «Ci meritiamo di stare dove stiamo per il duro lavoro che stiamo facendo da questa estate. Vogliamo giocarcela in tutte le competizioni fino al termine della stagione. La filosofia, però, è solo una: affrontare al meglio una partita alla volta». Per finire, una considerazione sulla sconfitta in Coppa Italia e le parole di Antonio Conte nell’intervallo del derby: «Sconfitta con il Napoli? Il Napoli si è difeso bene, quando le squadre si abbassano in 11 dietro la linea della palla abbiamo trovato qualche difficoltà in stagione, ci sono meno spazi e meno soluzioni. Siamo comunque stati in partita nonostante lo sforzo altissimo di domenica nel derby. L’abbiamo già archiviata, pensiamo al ritorno. Derby? A fine primo tempo il mister ci ha detto che non eravamo stati noi stessi e che dovevamo tirar fuori orgoglio».