Sconcerti: «Inter ha fatto una mezza partita, l’ha sbagliata anche Inzaghi»
L’Inter ieri ha perso contro il Liverpool di Klopp nell’andata degli ottavi di Champions League giocando comunque una buona partita. Secondo Sconcerti – intervenuto ai microfoni di Maracanà, in onda su TMW Radio -, Inzaghi ha sbagliato l’approccio alla partita. Di seguito le sue dichiarazioni
MEZZA PARTITA – L’Inter ieri ha perso con il Liverpool a San Siro, disputando comunque 75 minuti di buon calcio. Mario Sconcerti ritiene invece che la partita sia stata giocata a metà da entrambe le squadre: «A me è sembrata una mezza partita da parte di entrambe. Hanno giocato in modo diverso da come giocano spesso. Entrambe con un centrocampo basso, il Liverpool non pressava come sempre, Salah ha fatto poco, ma anche altri elementi. L’Inter ha commesso lo stesso tipo di errore, ha giocato a metà e non ha attaccato con la squadra ma con qualche uomo. Lautaro Martinez è in un cattivo momento, ma non è ancora un giocatore da trenta gol. In questo momento non è brillante. Ieri il migliore è stato Calhanoglu, ha fatto una buona partita Dumfries ma non è stata la solita Inter».
ERRORE – Per Sconcerti anche Simone Inzaghi ha sbagliato l’approccio alla partita: «Sapevamo che la qualità del calcio inglese è superiore alla nostra, abbiamo un sesto delle possibilità economiche dei club inglesi. Con loro è sempre una partita difficile da giocare. L’Inter poteva fare di più, forse l’ha sbagliata anche Inzaghi perché l’ha disegnata troppo sull’avversario e ha spersonalizzato la sua squadra, che ha giocato con poca autorità. Ed era provinciale anche la telecronaca, con un tifo sperticato nei confronti dei nerazzurri. Ieri poi non mi è piaciuto neanche il Liverpool. Non era così grande come doveva essere».
FATTORE ININFLUENTE – Per finire Sconcerti analizza la prova di Samir Handanovic, non propriamente esente da colpe: «E’ un portiere di grande esperienza a cui sta scemando un po’ la forza. Ho visto perdere l’Inter per altri fattori, non per il portiere. Non ha fatto molto per ribaltare questa sua inferiorità nei confronti dell’avversario, che invece giocava in modo meno dinamico del solito. Non è stato un sorteggio fortunato, ma il problema non è l’Inter ma di qualità del nostro calcio».