Ranocchia: «Vicino alla Juventus. Stankovic mi fece ragionare. Racconto»
Delle tante emozioni e momenti all’Inter raccontati da Andrea Ranocchia uno in particolare, legato a Dejan Stakovic, colpisce particolarmente. Di seguito le parole riferite dall’ex nerazzurro nel proprio podcast ‘Frog Talk’.
A CASA – Andrea Ranocchia intervista Alessandro Bastoni nel proprio podcast ma non solo. Anche l’ex nerazzurro si è aperto in un racconto, fra impressioni sul presente e ricordi del passato all’Inter: «Negli anni di Antonio Conte ci siamo divertiti ma abbiamo fatto anche tanta fatica. Da lì è iniziata secondo me la mentalità. Adesso vedo un gruppo proprio forte, coeso e Simone Inzaghi fa star bene. Lui è perfetto per questa squadra, meglio di lui secondo me non c’è. Io qualcosa ho lasciato allo spogliatoio. Facevo divertire tanto, facevamo un sacco di scherzi. Sono stati davvero belli quegli anni. Ricordo l’anno dello scudetto, purtroppo abbiamo vinto ma non c’era il pubblico. Il pubblico lì è mancato tanto, perché San Siro spinge molto. Secondo me dopo la finale l’Inter ha capito di potersela giocare con tutti. Non si è arrivati alla pari ma è stata fatta una partita incredibile. Quando torno qui mi sento a casa è come se non fossi mai andato via».
Inter-Juventus, Stankovic spiega così la differenza a Ranocchia
DIFFERENZE – Andrea Ranocchia, poi, rivela un particolare momento della sua carriera all’Inter in cui un ex nerazzurro è risultato decisivo: «Nel 2014 stavo per andare alla Juventus, non avevo un accordo e con l’Inter ero in scadenza. Non sapevo cosa sarebbe successo col cambio di proprietà. Io chiamavo un po’ di amici come Chivu e Stankovic e una cosa che mi è sempre rimasta in pressa sono le parole di Dejan. Lui mi disse “Tu cosa vuoi fare? La carriera è la tua. Se vinci all’Inter sei unico e verrai ricordato per sempre. Se vinci in un’altra squadra è la Juventus che vince e non il gruppo Inter o il giocatore. Lì è il marchio che vince”. Quelle parole mi fecero scattare qualcosa».