Corradi: “Inter, nel rigore c’è tutto l’Icardi giocatore. Un pregio”
Bernardo Corradi, attaccante con un brevissimo passato all’Inter prima di essere ceduto alla Lazio nell’ambito dell’operazione riguardante Hernan Crespo, è stato ospite di “Sport Mediaset – Speciale” su Italia 1. Di seguito le sue considerazioni su Mauro Icardi dopo il ritorno al gol col Genoa.
RITROVATO – «Io credo che in questa situazione abbia prevalso la ragione di stato, nel senso che si sono guardati e hanno detto “Noi per arrivare in Champions League abbiamo bisogno di Mauro Icardi e Icardi ha bisogno di noi”. Quando c’è la stima professionale non è detto che ci debba essere, all’interno dello spogliatoio, per forza armonia e andare tutti a cena fuori: si troveranno per andare in campo, giocheranno e faranno il bene dell’Inter, poi chiaramente magari Marcelo Brozovic andrà a cena con Ivan Perisic e non inviteranno Icardi, ma questo è successo in tutti gli spogliatoi. Forse da qui si inizierà a parlare di robe tecniche e non di fiction».
CHE FREDDEZZA – «Io Icardi non lo conosco come persona, l’ho sempre visto giocare e mi ha sempre dato l’idea di un giocatore molto freddo e molto distaccato. In tutta questa ivenda lui difficilmente ha parlato, ha sempre parlato la moglie e parlato l’avvocato, lui è sembrato quasi isolarsi da tutto. Secondo me in quel rigore c’è tutto l’Icardi giocatore: si è isolato da tutto e da tutti e l’ha tirato come se in questi cinquantatré giorni non gli fosse caduto addosso niente. Questo secondo me è un pregio per un giocatore, riuscire a isolarsi da un momento di difficoltà e tornare con quella qualità, perché oltre al gol c’è stata l’occasione (il palo, ndr), c’è stato l’assist e ha fatto salire la squadra. Questo fa pensare: quanto male aveva sul lettino se ha risposto così dal punto di vista fisico? Fino a questa partita l’Inter aveva l’ottavo attacco della Serie A».