Brambati, ancora?: «Sommer da rosso! Inter più forte, Allegri lì per caso»
L’Inter, dopo aver vinto sul campo della Fiorentina ritornando in testa alla classifica, si appresta ad affrontare la Juventus nell’attesissimo scontro diretto. Brambati, dopo essere ritornato sul rigore Sommer-Nzola, sottolinea come la squadra di Inzaghi sia molto più forte e quindi più soggetta alla pressione: di seguito il suo intervento a TMW Radio
ROSSO – L’Inter sul campo della Fiorentina ha vinto grazie alla rete decisiva di Lautaro Martinez e all’intervento di Yann Sommer. Lo svizzero, dopo aver causato il rigore (dubbio) su Nzola, lo ha neutralizzato. Secondo Massimo Brambati il portiere interista era addirittura da espellere: «Secondo me quello di Sommer su Nzola è rigore perché ha tirato un pugno. Ed è espulsione. Mentre il giocatore può entrare in modo pericoloso come ha fato Milik, che giustamente è stato espulso, allo stesso modo il portiere può fare gioco pericoloso. Tanto è vero che anche Maignan è stato espulso, per me questa è la valutazione».
PIÙ FORTI – L’Inter domenica affronterà la Juventus a San Siro. Brambati non ha dubbi su chi sia la più forte: «L’Inter è molto più forte mentre la Juventus mi dà la sensazione che sia attaccata con le unghie ai nerazzurri. Credo che Allegri non sbagli a dire che gli altri sono favoriti. Lui magari non lo dice ma si trova lì per caso. Per tanto tempo ha detto che guardava il quarto posto, ora sarebbe ridicolo dirlo ma fino a un mese fa davvero guardava il quarto posto perché mai e poi mai si sarebbe aspettato di essere lì. Nell’ultima gara qualche errore lo ha fatto anche lui».
PRESSIONI – Brambati chiude con una considerazione sulla pressione del match: «Io credo che dal punto di vista psicologico sia importantissimo che Allegri mandi dei messaggi positivi alla squadra cercando di far pesare le pressioni dall’altra parte. La Juventus a inizio campionato non era tra le favorite per lo scudetto, bensì Napoli, Inter e Milan. Quindi la pressione dovrebbe essere più sulle spalle dell’Inter e del suo allenatore».