Biasin: «Lukaku? Dissenso Inter legittimo! Rosa a costo zero»
Biasin è dalla parte di chi fischierà Lukaku in Inter-Roma domenica, a patto che sia una contestazione che non vada oltre le regole. A Radio Sportiva, il giornalista parla anche della situazione societaria viste le voci che ciclicamente tornano su Zhang.
IL PIÙ ATTESO – Domenica si gioca Inter-Roma e, senza José Mourinho squalificato, l’attenzione in campo sarà per Romelu Lukaku. Così Fabrizio Biasin: «I fischi? Io non credo che lui si lasci influenzare più di tanto dal fatto che riceverà un’accoglienza non semplice. Credo che sia legittimo, da parte di una tifoseria che si è sentita tradita, manifestare civilmente il suo dissenso. Significa che fischiare credo sia un diritto del tifoso, ovviamente non si deve andare oltre. Ripeto: non credo che Lukaku si sentirà condizionato in campo, anzi i giocatori migliori sono quelli che riescono a trasformare un ambiente ostile. Sarà una partita ovviamente molto particolare, perché dopo quello che è successo la scorsa estate la tifoseria non ha perdonato quel tradimento. È legittimo inseguire certe cose, ma bisogna anche trattare bene chi l’ha fatto con te per anni».
LE SCELTE – Dopo aver parlato di Lukaku, Biasin passa alla questione societaria: «Nessuno sa cosa vuol fare la famiglia Zhang. La sensazione è che stia cercando di rifinanziare il prestito, quindi vuole andare avanti. Thomas Zilliacus manifesta ogni giorno di voler prendere l’Inter, non solo ma raccogliendo altri capitali. L’Inter in questo momento è una squadra che sta facendo bene e migliorando il fatturato, ma in questo momento capire cosa vuole la proprietà cinese è molto difficile. L’Inter ha costruito la rosa a costo zero, sono stati bravi: tra entrate e uscite ha fatto zero e costruito una rosa competitiva. L’attacco voleva completarlo con Lautaro Martinez, Marcus Thuram, Lukaku e una quarta punta, poi sappiamo come sono andate le cose».