Interviste

Xavi: «Inter-Barcellona 2010? Ricordo viaggio in bus! In testa una cosa»

Xavi Hernandez è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Barcellona, con l’attività media di oggi che prosegue con Marcos Alonso (vedi articolo). Queste le dichiarazioni del tecnico blaugrana 

CONFERENZA XAVI HERNANDEZ – Questa la conferenza stampa di Marcos Alonso alla vigilia di Inter-Barcellona.

Xavi, crede che sia cambiato lo status del Barcellona?

Una cosa è adattarsi, un’altra è provare a cambiare qualcosa per generare qualcosa in più. Il modello del Barcellona è giocare nella metà campo avversaria, poi ci sono dettagli come la difesa a tre o un centrocampista in più. Io voglio dominare e avere maggiore personalità, vogliamo essere protagonisti nel gioco e dare sempre un passo avanti. Qualsiasi rivale ci sia.

Inter e Barcellona arrivano a pari punti, ma i nerazzurri non sono in grande forma.

Il tema dello stato di forma non è significativo. Abbiamo giocato molte partite dove non eravamo favoriti e non abbiamo vinto, così come il contrario. L’Inter ha un sistema differente da quello nostro, Inzaghi è un allenatore che ha movimenti in attacco molto controllati. Giocano con due punte, un qualcosa che non ci succede spesso di trovare nella Liga. È il gruppo peggiore degli ultimi anni di Champions League, ci arriviamo in un buon momento però dobbiamo dimostrarlo. Abbiamo perso col Bayern Monaco ma dobbiamo mostrare la stessa personalità.

Ha già pensato all’undici titolare per domani?

Ce l’ho in testa. Abbiamo ancora un allenamento, speriamo di non avere problemi ma ho le idee abbastanza chiare per domani. Nonostante il valore dell’avversario vogliamo dominare, tenere palla e giocare nella metà campo avversaria, come negli ultimi mesi. È un avversario importante, è la Champions League: non è una partita decisiva ma è cruciale per le sorti del girone.

Aver chiuso l’ultima giornata in Liga in testa alla classifica può dare fiducia?

È un punto di morale e fiducia per noi importante, era da tanto tempo che non succedeva. Le cose stanno andando bene, siamo in un buon momento ma domani sarà un’altra storia. È una partita importante per noi e per il gruppo, per dimostrare che è il momento di farsi valere in questa competizione. Sarà una grande sfida domani.

Cosa cambia da affrontare un avversario che gioca con la difesa a tre?

Bisogna guardare quanti attaccanti ha l’avversario. Vedremo domani, però possiamo magari pensare di guardare più al centrocampo. La nostra filosofia è giocare in verticale e tenere il pallone, senza far giocare l’Inter che ha un gioco diretto e fisico, che domina molte fasi del gioco. Non sarà facile domani, ma vogliamo mostrare la nostra personalità.

Xavi, quanto varrebbe vincere o perdere domani?

Significherebbe molto, perché questi tre punti sono vitali. Dobbiamo entrare in campo domani al 100%, per dimostrare di poter vincere. Non sarà facile perché l’Inter è un rivale di valore, ma dovremo fare di tutto.

Che giudizio dà dell’ottimo rendimento difensivo?

L’ho detto l’altro giorno, per me è importante difendere bene e alto senza concedere tante occasioni. È fondamentale per tutte le competizioni. Contro il Bayern Monaco avevamo la partita in controllo, quel gol su corner ha cambiato le dinamiche. Creiamo tanto e abbiamo sempre molte possibilità di fare gol, perciò è fondamentale non subirne. Purtroppo abbiamo preso gol sia contro il Viktoria Plzen sia contro il Bayern Monaco.

Sergi Roberto può giocare sia terzino sia a centrocampo, quanto sarà utile avere un giocatore come lui domani?

Per me lui è una garanzia. Ci ho parlato l’anno scorso, quando aveva dubbi se rimanere o meno, e gli ho detto che era un giocatore molto importante per noi. Può giocare come laterale, centrocampista e anche esterno alto all’occorrenza. Credo che sia un giocatore che piace molto agli allenatori, che dà una mano allo spogliatoio e che lavora molto. Una garanzia.

Avete lavorato sull’aspetto psicologico?

Sì, ci abbiamo pensato. Voglio avere tanta fiducia, il Bayern Monaco nell’ultima partita è stato superiore ed è candidato a vincere la Champions League, ma noi possiamo essere ancora più concreti. Credo che siamo in un buon momento, questo dobbiamo metterlo in pratica già da domani.

Lewandowski ha già segnato dodici dei ventiquattro gol del Barcellona. Cosa significano questi dati?

Sono numeri, ma la concretezza sua è tremenda. È un giocatore di alto livello, spettacolare. Benvenuti siano i gol di Lewandowski, che fa la differenza. Sono molto contento di averlo e dobbiamo continuare a migliorare questi numeri.

Xavi, cosa ricorda della semifinale Inter-Barcellona del 2010?

Non ho sentimenti di rivincita. Ora sono un allenatore, ci ho pensato e mi sono ricordato del viaggio in autobus per il tema del vulcano islandese. Loro erano una grande squadra, molto fisica e tecnica, ben allenata da Mourinho. A Barcellona provammo a rimontare ma senza riuscirci, fu una doppia sfida molto polemica e la qualificazione la perdemmo all’andata.

Cinque assenze nel Barcellona ma anche tante per l’Inter.

Senza Brozovic l’altro giorno hanno fatto bene, meritavano di vincere contro la Roma. Però questo è il calcio, il blocco di Inzaghi è molto forte sia in difesa sia in attacco. È un rivale di valore e sarà difficile per noi vincere domani.

Xavi, un giudizio sugli arbitri?

Sono una parte importante nel calcio, ma io dico sempre la stessa cosa: mi fido della loro imparzialità.

Due partite in otto giorni contro lo stesso avversario, è una cosa che condiziona?

No. Vogliamo andare avanti il più possibile in questa competizione.

Quali differenze fra Liga e Champions League? Rivorrebbe Messi?

La Champions League è il torneo dei dettagli, sbagli una cosa e vai fuori. A volte arrivi nel miglior momento e un dettaglio ti manda fuori. Ci sono i dettagli e i momenti, il campionato è trentotto giornate. Non è il momento di parlare di Messi.

Xavi, a livello tattico cosa servirà domani?

Dobbiamo essere compatti come difesa e attacco, poi fare un pressing alto al rivale in campo proprio. Dobbiamo mantenerci alti e fare bene.

Cambia qualcosa fra giocare in casa e fuori?

Ora un po’ sì, con la norma precedente si poteva speculare un po’ di più ma adesso ritengo che sia meglio per il calcio.

Xavi, la partita può essere vinta a centrocampo?

Abbiamo giocatori importanti per noi, come Gavi e Frenkie de Jong. Gli interni devono fare gol, è molto utile per la squadra.

Cambierà qualcosa rispetto al Mallorca?

Non molto. L’idea è di mantenere palla, dominare contro il rivale. Possiamo farlo in diversi modi, dipende anche dall’avversario. Dobbiamo attaccare bene, difendere bene e vincere la partita, che sarà molto importante.

Può esserci una difesa a tre con Christensen?

Tutte le possibilità sono buone. L’arrivo di Marcos Alonso per me è straordinario, perché può giocare da laterale o centrale. È uno dei pochi mancini che abbiamo in rosa, ha fatto benissimo da laterale ma lo vedo molto polivalente. Con Sergi Roberto allo stesso tempo abbiamo alternative nel gioco, è positivo averne.

Un giudizio su Lautaro Martinez e su Higuain che si è ritirato oggi?

Un giocatore importante, con grandi movimenti. È un calciatore molto interessante, vediamo se giocherà domani. A me piaceva molto Higuain, ha fatto sempre molto bene contro di noi. Quando un giocatore così si ritira bisogna sempre applaudirlo: sempre corretto e rispettoso del rivale, anche se era del Real Madrid. Ha fatto una grande carriera, un calciatore molto importante.

 

Quanto è importante e cresciuto Gavi?

È cresciuto molto, ha una maturazione nel gioco molto forte. Ora è capace di non perdere palla, di mantenere un alto ritmo di gioco. È una meraviglia come salta l’uomo, come supera la pressione ed è diventato un calciatore di livello spettacolare a soli diciotto anni. È meraviglioso per noi.

Al momento del sorteggio l’Inter ha detto che bisognava fare la corsa sul Barcellona, ha dato fastidio?

La qualificazione passa da queste due partite. Ci siamo messi in testa che domani non possiamo sbagliare.

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