Interviste

Thiago Motta: «Inter, faremo nostro calcio! Arnautovic? Auguro il meglio»

Thiago Motta è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Bologna, ottavo di finale di Coppa Italia in programma domani sera. Queste le dichiarazioni del tecnico.

CONFERENZA THIAGO MOTTA – Questa la conferenza stampa di Thiago Motta alla vigilia di Inter-Bologna.

Bologna no limits, si può pensare di passare il turno in Coppa Italia?

Domani contro l’Inter per fare il nostro calcio. Giochiamo contro la finalista della Champions League, una candidata seria per vincere lo scudetto. Noi andremo a fare la nostra partita.

Non ci sono titolari e riserve nella sua squadra, scelte per passare il turno?

È un gruppo che lavora molto bene, tutti si impegnano al massino in allenamento. In questa partita metterò quelli che stanno bene in tutti i sensi, perché anche chi non ha partecipato nell’ultima partita hanno possibilità di giocare. Vediamo domani, tutti lavorano bene, sono giovani, abbiamo bisogno di tutti.

Prima del 2-2 dicesti che giocare a San Siro è un privilegio. Domani la prima contro la quarta, che palcoscenico è?

Sempre un piacere giocare una partita di calcio, per questo facciamo il nostro lavoro tutti i giorni, nel modo giusto,. Domani sera abbiamo una possibilità di giocare in un campo storico, contro una squadra che è l’ultima finalista di Champions League, una vera concorrente per lo scudetto. Noi andremo lì a provare a fare la nostra partita e portarla dalla nostra parte.

Ravaglia titolare ha fatto bene, Fabbian contro il Torino titolare e segna: Thiago Motta, non è solo fortuna.

Credo nel lavoro di questi ragazzi. Giovanni (Fabbian, ndr) che entra e fa bene non è una casualità. Lavora bene, ma quando entra può fare bene. Abbiamo due grandi portieri, ma non c’è nulla di casuale.

Qualcuno disse che ncontrare l’Atalanta è come andare dal dentista, incontrare il Bologna cos’è?

Devi chiederlo agli altri non a me. Io faccio parte del Bologna, cerchiamo sempre di fare il nostro, affrontare le avversarie con rispetto e fare quello che sappiamo fare portando il miglior risultato possibile a casa.

Gasperini ha detto che questo Bologna riflette lei da giocatore: non sbaglia mai. È d’accordo?

Tutti i complimenti fanno piacere, soprattutto dalle persone importanti per me, perché abbiamo condiviso momenti molto interessanti, come Gasperini a Genoa, dove abbiamo fatto insieme un anno fantastico. Ho sempre detto che è un allenatore fantastico, uno dei migliori che ho avuto, senza dimenticare Mourinho nell’ultima partita, van Gaal, Blanc, Ancelotti. Per me Carlo è un allenatore fantastico in tutti i sensi. Sono persone per cui ho grande rispetto e ammirazione, perché arrivano fino ad oggi a fare il loro lavoro come fosse il primo giorno. Vivono la partita in una maniera fantastica, allenatori che hanno fatto tantissimo ma continuano con energia e voglia di affrontare tutte le situazioni al massimo. Spero anche se è un pensiero lontano di poterci arrivare anch’io con questa passione per il gioco del calcio e in questo modo, anche dopo 20 anni.

La Coppa Italia è una competizione anti-democratica nella formula?

Non ho bisogno nemmeno di rispondere alla domanda, lo sappiamo tutti, lo vediamo tutti, È fatta così, non sarò io con la mia opinione a cambiarla però sicuramente non è uguale alla Coppa di Francia o ad altre che si giocano in un modo più attrattivo secondo me. Noi domani entreremo in campo e giocheremo. Il cambio della Coppa deve partire dalle persone che possono cambiarla. Non io che sono un allenatore. Parte dalle persone che la possono cambiare se vogliono. Io penso a preparare la mia squadra al massimo per fare una grande prestazione.

C’è qualche giocatore con strascichi fisici o da recuperare?

No, sono recuperati e oggi abbiamo fatto un buon allenamento. Domani c’è la partita. Una bella partita da giocare, saremo al massimo.

Domani in città si pensa anche alla vittoria, che effetto vi fa a livello emotivo?

Grande energia positiva, grande entusiasmo per continuare a fare quello che facciamo sempre: il nostro lavoro. Aiuta si che aiuta questo entusiasmo, questa energia trasmessa dal pubblico, aiuta a lavorare con umiltà con i piedi per terra, con la certezza di essere arrivati fino ad oggi grazie all’impegno dei ragazzi, affrontando allenamenti e partite nel modo in cui abbiamo fatto sino ad oggi. È questa la nostra responsabilità. I tifosi hanno il diritto di sognare e noi il dovere e il piacere di dare il massimo.

Ndoye sta migliorando?

Sta bene, ha avuto anche i complimenti di un allenatore avversario, questo vuol dire tantissimo. Però non è una sorpresa, si è inserito bene, ha delle condizioni tecniche e fisiche importanti e lavora sempre bene, anche quando ha giocato meno. Si è allenato sempre al massimo, aiutando i compagni competendo in allenamento: ha dato un grande contributo anche ad Orsolini. È questo che vogliamo nel gruppo. È importante in tutti i sensi.

Il Bologna senza Arnautovic ha fatto meglio, lui ha anche avuto un infortunio poi all’Inter. Cosa ti suggerisce ritrovarlo?

Marko è un grande giocatore, ha fatto una scelta comprensibile. Tranne domani gli auguro sempre il meglio. Se lo merita, e sicuramente farà bene la sua stagione e il suo percorso anche lì all’Inter come ha fatto nel Bologna. Gli auguro sempre il meglio tranne  domani.

Parole con Guida?

Aveva ragione. Io pensavo non fosse fallo su Belotti, lui mi ha detto di non fare questi gesti. Ho accettato ed ho chiesto scusa per il gesto.

Freuler quant’è cresciuto?

Penso possa fare sempre meglio, penso che è un ragazzo responsabile sia in fase offensiva che difensiva. Molto intelligente nel fare la giocata giusta, senza inventare granché. Ma il movimento che ha fatto nel primo gol contro la Roma, sì il passaggio di Beukema è fantastico ma lui attacca uno spazio che si crea e questa è l’intenzione e la sensazione di un giocatore in campo. Questo non s’impara dall’allenatore, è una cosa sua. Molto intelligente e molto altruista, fa la cosa giusta per aiutare la squadra anche se deve mettersi in difficoltà: questa cosa la vogliamo come gruppo, siamo contenti di averlo e di vederlo. È arrivato con una carriera fatta ma ha voglia di impegnarsi e crescere ancora, sono molto contento di averlo. Comunica molto bene in campo, tanto lui come Calafiori, questo è importante, informa bene i compagni. Si fa ascoltare e se l’è guadagnato.

Ravaglia o Skorupski? Zirkzee o van Hooijdonk?

Chi giocherà farà bene.

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