Conte: “Inizio all’Inter, so di dover conquistare! Cerco ambiente unico”
Conte era attesissimo nelle interviste post partita, visto che Inter-Lecce di stasera era il suo esordio ufficiale da allenatore nerazzurro. Queste le sue parole da Inter TV dopo la prima giornata di Serie A.
GRAN DEBUTTO – Antonio Conte rilascia la sua prima intervista post partita a Inter TV, al termine di Inter-Lecce: «L’emozione era tanta, anche perché quando si inizia un nuovo percorso in un nuovo club, con nuovi tifosi e calciatori, c’è sempre grande emozione. Comunque inizi a lavorare e sai che devi conquistare, quindi da parte mia non è cambiato niente. Io sono questo, nel bene per chi mi assume e nel male per chi mi ha contro. Io mi totalizzo per la causa che sposo, oggi sono al 100% dentro il bene dell’Inter per cercare di conseguire qualcosa di importante. C’è da migliorare, c’è da gestire le varie fasi della partita. Secondo me abbiamo iniziato molto bene, sul 2-0 poi, intorno al 30’ e fino all’inizio del secondo tempo, ci siamo disuniti. Dopo abbiamo ripreso il filo del gioco e l’idea in fase di possesso e non possesso, ci sono due fasi e se la squadra avversaria riesce a uscire ti fa correre sessanta metri di campo all’indietro. C’è da migliorare nella gestione della partita e nella mentalità, dobbiamo sapere che ci sono dei margini di miglioramento importanti. Questo è positivo, nonostante oggi una buona partita. Sono contento per i nostri tifosi, avvertivo grande entusiasmo attorno a noi. Al di là del fatto che si sia vinto hanno visto i giocatori con la maglia non sudata, ma di più. Questo dev’essere il nostro spirito, dobbiamo cercare di creare un ambiente unico, affinché il tifoso possa riconoscersi nella sua squadra. Io quello che posso dire è che i ragazzi hanno dato immediatamente tutto, per novanta minuti, questo è molto positivo. Io lo devo analizzare dal punto di vista tecnico-tattico e chiaramente so che c’è da lavorare: dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista, se vogliamo fare un campionato fra le protagoniste».