Il Venezia di Zanetti ha un’impostazione solida e varietà offensiva
Il Venezia di Zanetti (oggi indisponibile) sta lottando per il suo spazio in Serie A. L’idea di gioco del tecnico è chiara, anche quando cambiano gli uomini. Il suo 4-3-3 ha baricentro basso e ripartenze verticali.
TATTICA – Il Venezia è riuscito in questi mesi a consolidarsi come realtà in Serie A. Il modulo di riferimento di Zanetti è il 4-3-3, che però prevede diverse modifiche. Gli attaccanti esterni infatti possono essere sia elementi offensivi entrambi, che due centrocampisti avanzati, che una soluzione mista. Soprattutto sono sempre pronti a trasformare il modulo in un 4-4-2 per compattarsi e coprire meglio l’ampiezza del campo. L’idea di gioco è basata sull’abbassare il baricentro per poi lanciare nello spazio gli elementi offensivi.
STATISTICHE – Il Venezia è terzultimo in Serie A per possesso palla, col 42,5%. A conferma dello stile diretto è quint’ultimo per passaggi corti. La squadra di certo non brilla per produzione offensiva: penultima in A per gol segnati con 19, ultima per tiri a partita con 9,4. L’azione si sviluppa principalmente sulle fasce, col 40% del gioco orientato su quella sinistra. Con 59 gialli gli uomini di Zanetti sono secondi per ammonizioni in campionato. Da sottolineare l’impatto dei portieri, terzi per parate in Serie A, e la corsa, quarti per km percorsi.
DETTAGLI – Gianluca Busio è il talento di riferimento della squadra di Zanetti. Primo per km percorsi, secondo per occasioni da gol, si alterna tra il ruolo di interno e quello di regista davanti alla difesa. Michael Cuisance, classe 1999 arrivato a inizio mese dal Bayern Monaco, è la novità in mezzo al campo e si è subito imposto: quarto per passaggi medi. Il giocatore di riferimento in attacco è Mattia Aramu: primo per cross, per assist, per gol e arma tattica per cambiare modulo. Nani è l’altra novità invernale, il grande talento ormai sul viale del tramonto che porta esperienza e qualità. All’esordio in Venezia-Empoli ha prodotto un assist.