Thuram, Correa o ‘Mister X’: Inter, dipende dal progetto o dalla fretta?
La caccia al quarto attaccante da parte dell’Inter è stata complicata dall’infortunio di Marcus Thuram, costretto a restare ai box per circa due mesi (vedi articolo). Ora l’obiettivo principale è Joaquin Correa. Resta però da capire se la scelta dei nerazzurri sia dettata da un progetto, o dall’urgenza di completare l’attacco.
PROGETTO – Marcus Thuram, Joaquin Correa o un “Mister X”. Chi sarà il prossimo attaccante dell’Inter? Una domanda legittima da porsi, a una settimana dalla fine del calciomercato. L’arrivo di Edin Dzeko è sicuramente utile alla squadra di Simone Inzaghi, come dimostrato anche dall’ottima prestazione contro il Genoa. Ma non può e non deve essere abbastanza. Un’altra domanda fondamentale da porsi, anche in casa Inter, è quale sia la scelta dietro al profilo da ingaggiare. Quest’ultimo è dettato da un progetto (condiviso con il tecnico) o dall’urgenza di completare il reparto offensivo?
INFORTUNIO – Come sottolineato, Marcus Thuram sarà indisponibile per circa due mesi dopo un infortunio al ginocchio subìto contro il Bayer Leverkusen lo scorso sabato. Se dovesse però essere lui il prescelto dell’Inter, lo stop non deve essere un deterrente per procedere con il suo acquisto. Certo, il francese sarà costretto a saltare 4-5 partite, ma può comunque essere un nome importante non solo per questa stagione, ma anche per il futuro.
PALLINO DEL TECNICO – Lo stesso si applica a Joaquin Correa. Il giocatore è il numero uno nella testa di Simone Inzaghi, ma si può dire lo stesso dell’Inter? Per intenderci: l’attaccante biancoceleste è veramente la prima scelta della società, o l’accendersi della trattativa è dovuto all’infortunio di Marcus Thuram? Sono tempi di riflessioni e di decisioni in casa Inter. Quel che deve però essere ben chiaro è – specialmente in un periodo dove investire sul mercato è complicato – avere in mente quale sia il progetto per il futuro della squara. Evitando un acquisto sbagliato dettato dalla fretta. Che, come si sa, è cattiva consigliera.