La Roma di Fonseca è alla fine di un ciclo, ma sta ancora lottando
Paulo Fonseca, pur sapendo già di dover salutare, sta dando un’ultima veste tattica alla sua Roma. Nel 4-2-3-1 punta su un attacco fluido.
TATTICA – Per praticamente tutta la stagione Paulo Fonseca ha messo in campo la sua Roma col 3-4-3 o 3-4-2-1. Nelle ultime partite invece è tornato al suo personale modulo di riferimento. Vale a dire il 4-2-3-1, che ha usato nei primi mesi a Roma e allo Shakhtar Donetsk. Declinato in maniera molto offensiva con due esterni d’attacco veri (Pedro e Henrikh Mkhitaryan) in un reparto d’attacco molto fluido con anche il trequartista sempre pronto ad attaccare l’area. E, in vista di Inter-Roma di stasera, ha già detto che sarà questa la scelta tattica (vedi articolo).
STATISTICHE – Il reparto più in difficoltà della Roma è la difesa. I gol subiti sono cinquantatré, undicesima difesa della Serie A. Di questi ben ventisei sono arrivati tra il 45′ e il 75′. I giallorossi sono una delle squadre che ha perso più volte in trasferta: ben nove sconfitte (solo Parma, Spezia, Bologna e Crotone hanno fatto peggio). Buona invece la produzione offensiva: con 14,2 tiri a gara è appena dietro proprio all’Inter.
DETTAGLI – Gianluca Mancini è il primo regista della Roma. Ha 58,1 passaggi di media a gara e Fonseca sfrutta le sue qualità anche in mediana con la difesa a quattro. Pericoloso sui piazzati: quattro le reti, tra cui quella dell’andata proprio all’Inter. Discorso simile per Bryan Cristante, anche lui difensore (centrale dei tre) o mediano e abituato a gestire molti palloni. Lorenzo Pellegrini è secondo per gol con sette, secondo per assist con sei e primo per chilometri percorsi. Il suo lavoro è collegare centrocampo e attacco, sia cucendo il gioco che sfruttando gli inserimenti. Borja Mayoral è la sopresa in attacco. Pur in perenne ballottaggio con Edin Dzeko ha trovato dieci gol, che ne fanno il miglior marcatore della Roma.