Inter, nell’estate 2023 stesso paradosso del 2019 (ma Lukaku c’entra meno)
L’Inter si appresta a partire per la tournée in Giappone con un paradosso. Come avvenne nel 2019, estate cannibalizzata dalla (prima) trattativa per Lukaku.
ULTIMI GIORNI – Sabato l’Inter partirà per la tournée estiva in Giappone. Un tour nel Paese del Sol Levante in cui la squadra di Simone Inzaghi disputerà due amichevoli di lusso, ritrovando protagonisti del passato recente. Il 27 luglio a Osaka i nerazzurri sfideranno l’Al-Nassr di Marcelo Brozovic. Mentre il 1° agosto a ritrovare la sua ex squadra sarà Milan Skriniar, nell’amichevole tra Inter e PSG. Per il club nerazzurro sarà la prima tournée dopo quella del 2019, che si svolse sempre in Asia. E sempre con un (possibile?) vuoto paradossale in rosa.
ATTACCO IMPROBABILE – L’estate 2019 coincide con la prima di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter. E con la lunghissima telenovela per portare a Milano (per la prima volta) Romelu Lukaku. E nell’attesa di Big Rom, il tecnico futuro Campione d’Italia 2020/21 fu costretto a svolgere la tournée estiva con un attacco inedito ai limiti dell’improbabile. Lautaro Martinez era infatti impegnato con l’Argentina nell’edizione 2019 della Copa America. Pertanto la coppia offensiva di quell’Inter era composta dall’eterno giovane Samuele Longo e da Sebastiano Esposito (all’epoca 17enne). E nonostante nel 2023 tenga ancora banco il nome di Lukaku (ormai sempre più isolato da tutti), quest’anno il paradosso Inter è più indietro.
PORTA SGUARNITA – Al momento l’Inter ha solo un portiere in rosa per la Prima Squadra, ossia il neo-acquisto Raffaele Di Gennaro, tornato nerazzurro dopo quattro anni. Poi per il Giappone partirà anche Filip Stankovic (classe 2002), rientrato dal prestito al Volendam. Ma nessuno dei due ha alcuna chance di giocare titolare nell’Inter nella stagione 2023/24. Per quella maglia sono in lizza Yann Sommer del Bayern Monaco e Anatolij Trubin dello Shakhtar Donetsk. Con il primo decisamente più vicino, sebbene il tempismo non sia favorevole. Pertanto l’Inter rischia seriamente di partire senza portieri titolari per il Giappone. Un paradosso concettuale e anche tattico da non sottovalutare, considerando che con l’addio di André Onana Inzaghi dovrà ricostruire letteralmente lo sviluppo di gioco dell’Inter. E per farlo sarà necessario quanto più tempo possibile, considerando che a Inter-Monza (prima di campionato) manca meno di un mese (si disputerà sabato 19 agosto).