Correa tra gioia e umana amarezza: un alleato all’Inter, ma serve risposta
Correa continua a lavorare ad Appiano Gentile per recuperare dall’infortunio che lo ha messo KO a cinque giorni dall’inizio del Mondiale. Mondiale che adesso vede proprio l’Argentina in finale. Va da sé che l’ex Lazio, oltre all’infortunio, dovrà superare anche l’umana amarezza di aver perso un’occasione più unica che rara. Il Tucu ha un alleato
RECUPERO – Joaquin Correa esulta e gioisce per la sua Argentina in finale Mondiale ma è del tutto umano e naturale provare anche amarezza per un’occasione più unica che rara sfumata per via dell’ennesimo infortunio. L’ex Lazio, infatti, è stato costretto a rinunciare al Qatar a cinque giorni dal via e adesso si trova ad Appiano Gentile insieme al resto della squadra. La buona notizia è che il suo recupero sembra procedere per il meglio (vedi articolo).
Correa, una fiducia generale mai scoccata ma il suo grande alleato rimane Inzaghi
Correa è dunque chiamato, per l’ennesima volta, a dimostrare il suo valore. Finora non è praticamente mai successo tra prestazioni insufficienti e tanti, troppi infortuni. Il club nerazzurro ha investito molto su di lui, su specifica richiesta di Simone Inzaghi ed è chiaro che prima o poi una risposta sia necessaria. Al momento il suo primo alleato è sempre il tecnico interista che continua ad aver fiducia nel suo talento, rassicurando squadra e dirigenza su ciò che può dare. A gennaio l’Inter riparte dal Napoli con molti punti di domanda in attacco: Correa si farà trovare pronto?