L’Inter e Conte ritrovano molte certezze a Kiev: cammino tracciato
L’Inter e Conte possono vedere il bicchiere mezzo pieno, nonostante lo 0-0 di Kiev contro lo Shakhtar Donetsk. Diverse le certezze ritrovate ieri, ecco quali.
CONSAPEVOLEZZA – Kiev potrebbe essere un punto di svolta per l’Inter e Antonio Conte, in questo avvio di stagione. Il tecnico nerazzurro ritrova infatti diverse certezze che sembravano ormai smarrite in questa seconda stagione a Milano. Innanzitutto, una migliore copertura degli spazi. Merito, questo, del ritorno in campo di Ashley Young, finalmente guarito dal Covid-19. L’inglese si impossessa nuovamente della fascia sinistra, fino a lì terra di proprietà quasi esclusiva di Ivan Perisic. E, rispetto al croato, l’ex Manchester United garantisce una maggiore copertura, senza lesinare le sortite offensive. Con Nicolò Barella libero di sganciarsi sulla zona mediana del centrodestra, l’Inter ha infine riacquisito un migliore equilibrio in campo.
DIFESA – La seconda certezza per Conte riguarda poi la difesa. Dopo Genova, l’Inter ottiene il secondo clean sheet consecutivo, nonché secondo in stagione. Merito anche della totale apatia offensiva degli avversari, va detto. Ma è in ogni caso un dato che restituisce morale e riporta normalità in quella che è stata la miglior difesa d’Italia nello scorso campionato.
RIMANDATI – Rimangono tuttavia numerosi elementi su cui lavorare. In primis è necessario iniziare a capitalizzare maggiormente le occasioni in area avversaria, soprattutto alla luce delle 10 reti nelle prime cinque partite di questa stagione. E poi c’è il piano gara quando si supera la metà campo. Romelu Lukaku e Lautaro Martinez devono dialogare meglio per scardinare le muraglie avversarie. I centrocampisti devono intensificare il movimento senza palla per creare nuovi spazi. Elementi pienamente codificati nel DNA dell’undici di Conte: non resta che lavorare per tornare a far funzionare l’Inter alla perfezione.