Diaconale (Lazio): “Salute prima ma si gioca futuro calcio. Juventus-Inter…”
Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio e portavoce di Lotito, è intervenuto con “Sportitalia Mercato”. Così si è espresso sul futuro della Serie A e del calcio, citando anche Juventus-Inter dello scorso 8 marzo.
DUELLO? – Arturo Diaconale giudica la “lite” fra la Juventus e la Lazio: «Si scontrano su tutto? Sono portatrici di interessi diversi. Questi interessi, secondo me, dovrebbero essere subordinati a mantenere il sistema calcio. La salute deve essere la priorità, ma con la consapevolezza che in questa fase si sta giocando il futuro di un settore, che nella nostra società ha un ruolo importante dal punto di vista economico e psicologico. Fa parte delle passioni del popolo europeo: non possono essere cancellate con un tratto di penna. Qual è il rischio? L’interruzione della Serie A potrebbe provocare una caduta degli introiti economici delle squadre, destinata a provocare dei veri fallimenti. Questo, a caduta, dalla Serie A fino alle leghe inferiori, mettendo un settore in una crisi dalla quale difficilmente si potrebbe uscire».
IL RIENTRO – Diaconale parla di come ripartire: «Credo che avere la preoccupazione per la salute sia prioritario, ma ci dev’essere anche quella di un ritorno a una normalità possibile, non compromessa. Poi, all’interno di questo schema, ci sono società con altri interessi: per esempio alcune hanno l’interesse di cancellare il campionato, perché in questo modo si cancella anche la retrocessione. Ci sono anche società che vogliono proseguire per non cancellare la promozione: interessi contrastanti. Ognuno difende e porta avanti i propri. Spero si trovi una mediazione per finire, evitare tracolli economici e dare al campo il giudizio su chi merita di appuntarsi lo scudetto, chi invece si dovrà accontentare di altre posizioni e di chi dovrà andare nel purgatorio della Serie B o dovrà salire in Serie A».
LA DIATRIBA – Diaconale contesta un altro tema: «Non c’erano le condizioni per tornare ad allenarsi? Se è per questo non c’erano nemmeno per fare la partita Juventus-Inter, visto che un giocatore della Juventus è stato colpito dal virus. Non c’è una competizione fra Lazio e Juventus forzata o di principio: nasce dal confronto di interessi divergenti. Spero che si possa tornare in campo per finire entro giugno: mi auguro sia il prima possibile, vorrebbe dire che la pandemia è ridotta e debellata».