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ESCLUSIVA IN – A. Paganin: «L’Udinese è pericolosa! Napoli e Milan? Presto per parlare»

Antonio Paganin è un ex giocatore e in carriera ha vestito, tra le altre, le maglie di Inter e Udinese. In vista della sfida di domenica alle 12:30, Paganin ha parlato della squadra allenata da Simone Inzaghi, della lotta scudetto e dei gol subiti.

Cosa manca all’Inter di Simone Inzaghi per essere come Napoli e Milan?

Secondo me è più un discorso di calendario: l’Inter ha già incontrato Lazio, Atalanta e Juventus. Il Napoli ha avuto solo uno scontro e mezzo diretto, contro la Juventus ricordiamo che i bianconeri si sono presentati in condizioni non ottimali con giocatori che erano reduci da trasferte sudamericane con le rispettive nazionali e la sfida con la Roma, che è terminata guarda caso 0-0. Il Milan ha avuto qualche scontro in più ma il calendario sotto quel punto di vista ha agevolato le due squadre di testa. Sarà importante capire quando ci saranno gli scontri diretti, quindi Napoli-Inter, Napoli-Milan e il derby di Milano. In quel caso si potrà capire la reale forza di chi può aspirare a rimanere là davanti o eventualmente a creare il gap che potrebbe essere determinante.

Il Napoli, per esempio ha subito solo tre gol, mentre l’Inter ben dodici: colpa della difesa?

Non penso sia un problema di difesa. Ogni stagione ha una storia a sé, se poi vai a controbilanciare l’Inter ha anche il miglior attacco per cui da quel punto di vista è meglio vincere 2-1 o 3-2 che fare dei pareggi. Non mi farei tanto condizionare dal cammino delle prime due squadre in classifica, direi inusuale per il campionato italiano, è difficile trovare una squadra che in dieci giornate ne ha vinte nove e pareggiate una. Inoltre il Milan nelle ultime due giornate ha balbettato un po’ contro Verona e Torino. Il Napoli avrà un grandissimo handicap a gennaio quando ci sarà la coppa d’Africa e perderà tre giocatori importanti.

Paganin, in cosa può migliorare anche l’Inter di Simone Inzaghi?

L’Inter è diversa da quella dell’anno scorso, che era molto presente in campo, con Conte che li “telecomandava”. Inzaghi, invece, appartiene a un gioco un po’ più “democratico”, concedendo ai giocatori di esprimersi in campo. L’Inter di Inzaghi è più libera mentalmente però è meno cinica, quella dell’anno scorso era molto teleguidata con giocate studiate, ed era più cinica. A mio avviso si dovrebbe alzare un po’ la parte cinica. Però è difficile che Inzaghi in poco tempo cambi il suo modo di interagire con i giocatori. Lui è figlio di quello che noi vediamo nelle interviste, lui è un tipo molto pacato e democratico, di conseguenza la squadra riceve quel tipo di idea calcistica. Ogni squadra è figlia del suo allenatore, è difficile cambiare quell’indole.

Domenica Inter-Udinese, quali potrebbero essere le insidie dei bianconeri? Ricordiamoci che hanno fermato l’Atalanta in casa (1-1)

L’Udinese è forse la squadra italiana più fisica in assoluto. È una squadra che ha ben preciso qual è la sua dimensione. È una squadra molto brava a difendere, compatta. Già alla prima giornata contro la Juventus, nonostante sotto di due gol, ha avuto molto carattere e già denotava le linee guida dell’allenatore. Non regala niente, sui calci piazzati è molto pericolosa.

Paganin, da ex difensore, cosa ne pensa della crescita esponenziale di Bastoni e adesso anche di Dimarco?

Bastoni ha trovato grandissimo giovamento la scorsa stagione dove ha sancito la sua dimensione nazionale e internazionale. Nazionale con l’Inter per lo scudetto, internazionale perché è entrato anche in maniera quasi stabile nel gruppo della nazionale campione d’Europa. Aggiungendoci anche l’esperienza europea che ha cominciato con l’Europa League e l’anno scorso in Champions League, ne ha fatto di un giocatore tra i migliori in prospettiva. Difficile trovare un giocatore a quell’età con quelle caratteristiche. Dimarco è stato la grandissima scoperta di quest’anno, ha fatto il percorso esatto di un giovane che esce di un settore giovanile importante, cioè andare fuori, giocare, maturare e poi rientrare dimostrando che vale una grande squadra come l’Inter. Tra l’altro si sta rivelando anche goleador per cui a maggior ragione conferma la bontà della scelta della società.

Si ringrazia Antonio Paganin per la disponibilità mostrata nell’intervista.

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