Tommasi: “Concludere i campionati? Speriamo, tre paletti per la ripresa”
Damiano Tommasi, presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), nel corso di un’intervista rilasciata oggi su “Libero” ha parlato della possibile ripresa del campionato, considerando il fattore stipendi e ponendo tre paletti fondamentali.
IN EUROPA – Damiano Tommasi inizia parlando della situazione in Europa: «Ci sono situazioni diverse. In Olanda lo stop alle sedute in gruppo durerà fino al 1 giugno. A loro mancano pochi turni, masi rischia di riprendere troppo tardi compromettendo il 2020/21».
STAGIONE ATTUALE – Tommasi parla della possibile ripresa del campionato considerando però tre fattori principali: «Noi speriamo che ci siano le condizioni per tornare in campo, ma lunedì abbiamo affrontato per la prima volta questa prospettiva. E abbiamo detto che siamo pronti a fare la nostra parte per salvare il sistema. Condizioni per riprendere? Innanzitutto deve esserci una prospettiva che oggi manca. Al momento le persone devono limitare i nostri spostamenti, perché dobbiamo far uscire di casa i calciatori? Per una stagione che non si sa se riprenderà? Non ha senso tornare in campo per “sperare”. Anzi, c’è il pericolo di altre positività che blocchino tutto. E bisogna capire gli effetti dell’infezione sull’idoneità sportiva: Pepe Reina ha confessato di essersi sentito mancare l’ossigeno per 25 minuti. Abbiamo considerato dei paletti per ripartire? Tre aspetti in particolare: 1) che l’emergenza sia finita, e ce lo auguriamo tutti. 2) Se si torna a giocare deve essere per portare a termine la stagione anche oltre il 30 giugno, perché mancano ancora tante partite. Scegliere a tavolino promossi e retrocessi è complicato, parliamo di investimenti importanti come per il caso del Benevento. 3) Si deve poter viaggiare in sicurezza, perché non è solo questione di allenarsi ma di muovere 50 persone due volte a settimana in quella che oggi è zona rossa. E parlo per esperienza personale…».
STIPENDI – Tommasi parla inevitabilmente del tema degli stipendi: «I calciatori sembra che siano l’unico costo… La verità è che lo stop alla stagione certifica una situazione: senza classifica non ci sono i bonus legati al risultato. In caso di ripresa, invece, bisognerà calcolare i danni per i club e le richieste ai calciatori. E se un giocatore ha già un accordo con un’altra squadra dal 1 luglio? Prolunga o cambia maglia? Sono temi da affrontare in fretta».
INTER E JUVENTUS – In tal senso Tommasi parla degli accordi tra società-giocatori, come nel caso di Juventus e Inter: «Il nostro lavoro, e quello delle Leghe, è cercare una soluzione condivisa. Gli accordi collettivi servono proprio a non creare contenziosi. Se la Juve ha trovato il sostegno della squadra, a noi va più che bene».
Fonte: Libero.