Piccinini: «Conte piangina ma l’Inter ha speso! Nessun miracolo scudetto»
Piccinini – giornalista sportivo -, intervenuto a “Maracanà” sulle frequenze di TMW Radio, analizza la stagione dell’Inter di Conte dando un giudizio con tanto di voto. Ma il commento fatto sul tecnico nerazzurro tiene conto non solo del suo lavoro in panchina ma anche delle dichiarazioni ai microfoni
ALTRO CHE MIRACOLO – Il pensiero di Sandro Piccinini sulla favorita nella lotta scudetto non lascia dubbi: «Se vince lo scudetto l’Inter, che è la squadra più forte, ha fatto il suo, non un miracolo, come il Milan se arriva secondo. All’Inter do un voto alto, 8-9. È la squadra che sta vincendo lo scudetto ma è anche la più forte. Complimenti alla società che in questi anni, a dispetto di ciò che dice Antonio Conte – che si lamenta sempre e fa un po’ il piangina (ride, ndr) -, ha speso tanto. Romelu Lukaku non è costato poco e Nicolò Barella non gliel’hanno regalato. Considerando anche gli stipendi… L’Inter è una quadra forte. I soldi spesi si sono visti in campo. I giocatori hanno reso per quanto sono stati pagati, cosa che non si è vista nella Juventus quest’anno. Merito anche a Conte, perché un bravo allenatore è colui che sa valorizzare i suoi giocatori e ottiene il massimo da loro. Ma l’Inter aveva qualità, non ha trasformato una squadra scarsa in forte, ma l’ha fatta rendere al meglio dopo qualche mese di assestamento».
CROCE E DELIZIA – Piccinini dettaglia il suo pensiero: «Conte ci ha messo tempo prima di trovare la quadratura e ci ha rimesso la Champions League, ma poi l’ha trovata. Adesso bisogna dare merito a Conte, che è un allenatore strapagato, ma perché la sua carriera dimostra che vale. Non è una sorpresa che Conte possa tirare fuori il meglio, perché l’ha quasi sempre fatto! È una conferma importante ed è chiaro che ne approfitta. Ci ha messo tanto a trovare la quadratura, anche dal punto di vista tattico. L’Inter ha cominciato in un modo. Voleva aggredire, fare la partita ma al tempo stesso si allungava e prendeva diversi gol. Poi ha giocato in modo diverso. Si è compattata, stando più sull’attesa e ha sfruttato il potenziale offensivo di Lautaro Martinez e Lukaku, che sono stati eccezionali. Un altro elemento positivo per l’Inter, non dico di fortuna, è che sono sempre stati a disposizione. Questo è molto importante perché l’Inter ha avuto problemi di Covid-19 ma non negli uomini determinanti».